Milano, 3 dicembre 2024 – Nella seduta di martedì 3 dicembre, il Consiglio regionale ha svolto il question time: sanità, servizi socio sanitari, infrastrutture tra gli argomenti trattati. Di seguito una sintesi del dibattito.
Iniziative per la piena attuazione delle misure di prevenzione e diagnosi delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST)
La Consigliera del Patto civico Michela Palestra ha chiesto con quali tempistiche e quali modalità si intenda dare piena attuazione ai progetti e alle iniziative di sensibilizzazione dei giovani universitari in tema di prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST), come previsto da alcuni documenti già approvati dall’Assemblea consiliare.
Un lavoro a 360° è stato illustrato dall’Assessore al Welfare, Guido Bertolaso, che ha ricordato come Regione Lombardia sia l’unica regione in Italia ad avere attiva h24/365gg all’anno una Rete di Sorveglianza Epidemiologica in grando di intercettare, registrare e gestire le terapie di tutte le patologie infettive. Inoltre, nel mese di novembre è stato attivato in tutte le università lombarde un programma extra di vaccinazioni gratis su HPV e test allargati alle patologie sessualmente trasmissibili. Infine, entro Natale sarà approvata la nuova delibera delle regole 2025 che prevederà un aumento del fondo per i test su malattie sessuali, fino a un massimo di 300mila euro per le Associazioni. Bertolaso ha inoltre ricordato le attività di informazione e prevenzione tramite la rete delle scuole, l’aumento dei fondi per gli screeening e i progetti di profilassi pre e post diagnosi, e i test su HPV ed epatite offerti tramite i SERT anche ai presidi medici degli istituti penitenziari.
Nel dichiarare la propria preoccupazione per le diagnosi tardive, la Consigliera Palestra ha ricordato che nel 2023 l’incidenza (casi/popolazione) delle nuove diagnosi AIDS è aumentata rispetto al 2022: le persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2023 erano maschi nel 76% dei casi. L’incidenza più alta è stata osservata tra le persone di 30-39 anni (9,9 nuovi casi ogni 100.000 residenti di età 30-39 anni); in questa fascia di età l’incidenza nei maschi è 3 volte superiore a quelle delle femmine. Oltre il 47% delle nuove diagnosi da infezione da HIV riguarda persone eterosessuali. La Regione che nel 2023 ha segnalato il maggior numero di casi è stata la Lombardia (377), con Milano seconda città in Italia.
Riconoscimento quota sanitaria PAT e altre Aziende di Servizi alla Persona
Il gruppo consiliare del PD (primo firmatario Pierfrancesco Majorino) ha chiesto a quanto ammonti la quota sanitaria che Regione Lombardia deve versare al PAT e alle altre ASP lombarde e quando Regione Lombardia intenda riconoscerla.
Nella sua risposta l’Assessore al Welfare, Guido Bertolaso, ha precisato che la quota sanitaria a carico della Regione non è rimasta invariata, ma ha registrato un aumento del 10% per i posti ospedalieri e un 13% per i posti Alzheimer. Inoltre, il Sistema SOSIA riconosce le remunerazioni a seconda della gravità della patologie. “Bisogna, inoltre, ricordare che Regione Lombardia ha il più altro livello di posti in RSA, ovvero 50/100 abitanti, a fronte della media nazionale che è di 30/1000 abitanti over 70”, ha sottolineato Bertolaso.
Per quanto riguarda il PAT, a fronte di un debito accumulato, Regione Lombardia è intervenuta con il commissariamento per rivedere e rilanciare le attività sociali. “Il nostro obiettivo – ha concluso Bertolaso – è far diventare il PAT un modello a livello nazionale. Faremo presto un sopralluogo congiunto”.
Illegittimità percorso reclutamento Dirigente amministrativo
Sapere se Regione Lombardia si stia adoperando per agire in regime di autotutela e annullare i provvedimenti adottati dal Policlinico di Milano e dall’ASST Santi Paolo e Carlo sull’assunzione di personale. Questo è il contenuto del question time a firma di Maria Rozza (PD) dopo che l’Organismo regionale per le Attività di Controllo (Orac) ha chiesto di valutare la sussistenza dei presupposti per l’annullamento.
“A seguito delle segnalazioni di Orac Regione Lombardia si è rivolta all’Avvocatura Generale dello Stato che ha inviato da poco il suo riscontro. Abbiamo già scritto al Direttore Generale del Policlinico di Milano chiedendo l’annullamento di uno dei provvedimenti, gli altri li stiamo ancora analizzando” ha risposto l’Assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso
Richiesta informazioni su Piani Emergenza Dighe (PED) e scheda rischio
Nel question time a firma di Jacopo Scandella (PD) si chiede alla Giunta quando saranno approvati i Documenti di Protezione Civile (DPC) mancanti e i conseguenti Piani di Emergenza Dighe (PED) che definiscono le fasi operative e le attività che il sistema di Protezione Civile deve intraprendere per gestire eventuali pericoli legati alle dighe.
Le grandi dighe per cui Regione Lombardia deve redigere i PED sono 77. Attualmente sono stati approvati i PED di 13 dighe. “Regione Lombardia supporta tutti i Comuni mettendo a diposizione la piattaforma Piani di Protezione Civile on line dedicato agli uffici tecnici comunali per la redazione e l’aggiornamento dei Piani di Protezione Civile (PPC) comunali previsti dal Codice di Protezione Civile” ha spiegato il Sottosegretario con delega Autonomia e Rapporti con il Consiglio Regionale Mauro Piazza.
“Anche se ci sono le possibilità per i Comuni di procedere ai Piani di Protezione civile comunali, con questa interpellanza vogliamo stimolare la Giunta a procedere con celerità nella predisposizione dei PED mancanti, dato che si tratta di una specifica competenza regionale” ha concluso Jacopo Scandella.
Revisione del limite di età per i destinatari del Servizio di formazione all’autonomia (SFA)
Nella Giornata internazionale delle persone con disabilità, la Consigliera Roberta Vallacchi (PD) ha presentato una interpellanza per rivedere il limite di età dei destinatari dei Servizi di Formazione all’Autonomia (SFA). “Non sempre– ha spiegato la Consigliera Vallacchi – l’inclusione socio-lavorativa e la correlata possibile vita indipendente si realizza entro il limite massimo previsto per la frequenza del servizio, aprendo il rischio di un possibile “declassamento” verso risposte assistenziali meno appropriate e sminuendo sia le aspettative dei fruitori degli SFA e delle loro famiglie, sia le energie, umane e economiche, messe in campo dall’intero sistema (enti gestori, amministrazioni pubbliche, ATS e ASST)”.
Rispondendo all’interpellanza, il Sottosegretario ai Rapporti con il Consiglio, Mauro Piazza, ha riferito che l’Assessorato competente sta lavorando sul cambiamento del paradigma di servizi alle persone con disabilità, che devono prevedere servizi più flessibili, individualizzati e tesi alla vita indipendente e all’autonomia. “Si sta lavorando con Enti locali, Associazioni a una riqualificazione dei Centri Socio educativi, delle Comunità alloggio e degli SFA, con un approccio integrato, In tale quadro sarà possibile una revisione o l’abolizione del tetto di età per gli SFA, ma entro un percorso organico e con servizi che puntino all’autonomia con soluzioni sostenibili e flessibili” ha annunciato Piazza.
La Consigliera Vallacchi, nell’esprimere soddisfazione per l’approccio, ha auspicato che tale revisione venga attuata quanto prima per tutelare quanti impegnati nei servizi per l’autonomia, soprattutto gli utenti prossimi alla scadenza per raggiunti limiti d’età.
Investimenti per l’implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico
Nell’interpellanza a firma di Giuseppe Licata (Azione – Italia Viva) si chiede l’aggiornamento sugli investimenti per l’implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico e sull’accesso completo ai risultati e allo storico dei propri dati direttamente dal Fascicolo Sanitario Elettronico per ciascun donatore di sangue. Ad oggi gli esami del sangue di controllo dei donatori AVIS vengono inseriti nel Fascicolo Sanitario Elettronico solo e soltanto su iniziativa di alcune strutture ospedaliere e ASST del territorio e non dalla totalità degli enti pubblici o privati che si occupano di erogare questo servizio. In Lombardia, secondo i dati del Bilancio Sociale 2023 di AVIS Lombardia, c’è stato un aumento del 10,39% di nuovi iscritti rispetto al 2022 (23.827 nel 2023 contro 21.584 nel 2022) e un incremento del numero totale dei donatori che arriva oltre i 260 mila.
“Dalle verifiche effettuate, le prestazioni di laboratorio che vengono eseguite nel processo di donazione del sangue risultano essere documenti che possono essere inclusi nella pubblicazione sui Fascicoli Sanitari Elettronici (FSE). Non esistono vincoli tecnici ostativi alla pubblicazione dei suddetti esami. La Direzione Generale Welfare promuoverà, pertanto, presso tutti gli Enti Sanitari lombardi, la programmazione degli interventi di configurazione degli applicativi e la modifica delle organizzazioni aziendali al fine di alimentare i FSE con i suddetti esami di laboratorio” ha spiegato l’Assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso.