La Commissione Attività Produttive presieduta da Marcello Ventura (FdI) ha approvato oggi il progetto di legge sulla promozione del turismo ippico e sul rafforzamento della rete di ippovie.
Hanno votato a favore del testo, di cui è relatrice Silvia Scurati (Lega), i gruppi di maggioranza e Lombardia Migliore, astenuti i gruppi di minoranza.
Il provvedimento modifica due leggi preesistenti (la legge regionale n°27 del 2015 sull’attrattività turistica e la legge n°5 del 2017 sulla Rete escursionistica lombarda) introducendo il concetto di turismo ippico inteso come “l’insieme delle attività turistiche, ludiche, ricreative, addestrative e sportive effettuate con l’utilizzo di equidi (cavalli, muli, asini, ecc.) come elemento di valorizzazione del territorio nel rispetto della sostenibilità ambientale, del benessere animale e del paesaggio rurale”.
La promozione di questa particolare filiera turistica avverrà attraverso il potenziamento della rete di ippovie definite come “un tracciato provvisto di apposita segnaletica destinato al transito in sicurezza anche degli equidi con cavaliere o conduttore a mano realizzato sul sedime di sentieri, carreggiate, argini e qualsiasi altro tipo di tracciato.”
Il progetto di legge affida a Ersaf (Ente Regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste) il compito di aggiornare il catasto regionale della rete escursionistica con l’inserimento delle ippovie esistenti o di nuova realizzazione. Si dispone inoltre di integrare la Consulta per la REL (Rete escursionistica lombarda) con i rappresentanti di FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) e di FITETRE (Federazione Italiana di Turismo Equestre). Per la realizzazione di nuove ippovie, il completamento di quelle esistenti, l’apposizione della segnaletica, la promozione e comunicazione dei percorsi è previsto uno stanziamento di 1 milione di euro nel biennio 2025-26.
Ulteriori 100mila euro saranno riconosciuti a Ersaf, sempre nel biennio, per l’attività di monitoraggio e aggiornamento del catasto. Le somme stanziate da Regione Lombardia potranno essere integrate tramite accordi di partenariato con associazioni, enti no profit e privati interessati a investire nel potenziamento delle infrastrutture a supporto del turismo ippico.
“L’approvazione di questo progetto di legge con una maggioranza ampia e l’astensione delle minoranze– ha sottolineato la relatrice Silvia Scurati (Lega) – è il segno del grande lavoro di ascolto e di approfondimento svolto in questi mesi in Commissione. Mi auguro che in Aula si possa arrivare al voto unanime di un provvedimento importante che mira alla promozione di un tipo di turismo sostenibile e di qualità, amico dei territori e in grado di generare nuove attività economiche. Valorizzare il turismo equestre, definire al meglio le ippovie anche attraverso apposite reti integrate con l’attuale rete sentieristica, coinvolgere le federazioni competenti ed Ersaf significa investire – ha concluso Scurati – su una leva importante per lo sviluppo del territorio lombardo, cercando altresì di evitare lo spopolamento delle aree rurali e montane della nostra Regione.”
La Commissione ha discusso e votato alcuni emendamenti.
Approvati i due presentati da Marisa Cesana (Lombardia Ideale) e un subemendamento della relatrice Scurati che recepiva alcune osservazioni di carattere formale dell’Ufficio Legislativo. Ritirato invece su richiesta della relatrice un emendamento di Roberta Vallacchi (PD) volto a subordinare la realizzazione di nuove ippovie alle prescrizioni generali in materia di viabilità agro-silvo-pastorale: sarà ripresentato in Aula dopo un approfondimento tecnico con gli uffici.
“Abbiamo voluto fortemente questo provvedimento perché siamo convinti dell’importanza economica, sportiva e culturale della filiera ippica nella nostra regione –ha affermato il capogruppo della Lega Alessandro Corbetta -. Sono decine di migliaia in Lombardia gli appassionati di queste discipline sportive e molti di più i fruitori occasionali. Con questo progetto di legge intendiamo potenziare la rete di ippovie esistenti ed estenderla con il concorso dei privati interessati a investire in questa filiera turistico-ambientale.”
Paolo Romano (PD), motivando l’astensione del proprio gruppo, ha invece rimarcato il valore politico del ritiro dell’emendamento Vallacchi auspicando che venga trovato un accordo tra tutte le forze politiche per votare insieme il provvedimento in Aula.