In Lombardia, da luglio a novembre 2023, sono 108 i casi confermati di Dengue (di cui 61 importati e i rimanenti tutti riconducibili al focolaio di Castiglione d’Adda) e 5 i casi di Zika, mentre sono 115 i casi confermati di West Nyle virus, di cui 12 i deceduti; mentre la sorveglianza dei casi umani di USUTU, un’infezione aviaria simile alla Febbre del Nilo, si attesta a 6 casi.
Questi i dati illustrati oggi in Commissione Sanità, presieduta da Patrizia Baffi (FdI), durante l’audizione con la Direzione generale al Welfare e l’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna in merito alle strategie regionali per la sorveglianza e il contrasto delle arbovirosi, in particolare, con riferimento alle infezioni da febbre Dengue.
“Si è trattato di un approfondimento molto utile che ho fortemente voluto in Commissione Sanità, con l’obiettivo di approfondire il tema delle infezioni da virus Dengue e soprattutto di valutare le risultanze delle analisi e delle azioni effettuate dopo i primi casi autoctoni dell’estate e di capire quali indicazioni verranno fornite alle ATS e agli amministratori locali del territorio in previsione della prossima stagione primaverile ed estiva – ha sottolineato la Presidente Baffi –. E’ stata evidenziata la funzionalità del sistema di sorveglianza di Regione Lombardia e sono necessari approfondimenti e studi per una miglior prevenzione e per fornire indicazioni più puntali ad amministratori locali e cittadini tramite le ATS. Abbiamo avuto assicurazioni che dalla prossima primavera, nelle zone più colpite, vi sarà un campionamento con trappole, ma al fine di raggiungere l’obiettivo di contenere e controllare la diffusione del virus, oltre ad interventi di prevenzione pubblica (disinfestazione nei luoghi pubblici), risulta fondamentale la corretta gestione delle aree private ed è per questo che si rende necessaria una capillare campagna formativa ed informativa, per la responsabilizzazione di ciascuno a vantaggio del bene di tutti. Tutto ciò impone – ha concluso Baffi – una maggiore attenzione e informazione specifica rispetto a quanto già Regione ha messo in atto a livello preventivo e di monitoraggio, tramite le ATS, rivolta agli Amministratori locali e ai cittadini: bisogna diffondere nelle nostre comunità notizie specifiche, a carattere preventivo, oltre alle buone pratiche, che prevedono l’evitare ristagni di acqua domestica e l’apposizione di reti alle finestre”.
Per quanto riguarda la Dengue autoctona, è stato confermato il primo caso di Castiglione d’Adda (LO) registrato il 19 agosto che ha portato alla nascita di un focolaio locale: 40 casi confermati, di cui 24 identificati in seguito alla manifestazione di sintomi, 15 attraverso uno screening ed 1 dopo donazione di sangue. Dei complessivi 40 casi, 36 hanno avuto febbre, 4 asintomatici e 7 sono state le ospedalizzazioni.
Oltre alla WND, le altre principali arbovirosi sono Chikungunya, Febbre Gialla, Dengue e Zika virus. Non esistono trattamenti antivirali specifici e le cure si focalizzano primariamente nell’alleviare i sintomi e nella prevenzione delle condizioni ambientali che possono aumentare le probabilità di aumento del numero di insetti. Al momento è disponibile un vaccino per la prevenzione della Febbre Gialla, mentre per Dengue i vaccini saranno disponibili a breve.
Negli ultimi decenni, la diffusione della Dengue è aumentata in molte regioni tropicali. Nei paesi dell’emisfero nord, in particolare in Europa, costituisce un pericolo in un’ottica di salute globale, dato che si manifesta soprattutto come malattia di importazione, il cui incremento è dovuto all’aumentata frequenza di spostamenti di merci e di persone.