Rete ferroviaria e opere Pnrr: la Commissione Territorio incontra Rfi

Il Presidente Jonathan Lobati (FI): "Verificheremo periodicamente la situazione di ogni singolo progetto"

Lo stato di attuazione dei progetti del Pnrr riguardanti la rete ferroviaria in Lombardia e l’analisi della situazione dei lavori pianificati o in corso nei diversi nodi di transito in tutto il territorio regionale: l’audizione dei vertici di Rete ferroviaria italiana in Commissione Territorio ha permesso nel corso di una lunga seduta di affrontare il quadro generale delle opere insieme ai problemi di ogni singola provincia.

“Ringrazio Rfi per la disponibilità che ci ha permesso di avere una visione di tutta la situazione della rete -ha commentato al termine dell’incontro il Presidente della Commissione Jonathan Lobati (FI)- e soprattutto per l’assicurazione che ci è stata data di verificare periodicamente punto per punto quanto emerso oggi, monitorando così le diverse criticità esistenti. L’auspicio è che i prossimi tre anni rappresentino davvero una svolta in positivo per la rete ferroviaria lombarda”.

A rispondere alle numerose domande dei Consiglieri regionali è stato l’amministratore delegato e direttore generale di Rfi Gianpiero Strisciuglio insieme allo staff tecnico aziendale.
Per quanto riguarda i progetti del Pnrr è stato riferito che le gare d’appalto sono state tutte concluse e che il 2024 sarà l’anno dell’apertura di tutti i cantieri. Complessivamente in Lombardia gli investimenti nei prossimi dieci anni raggiungeranno la cifra di 23,5 miliardi.

La nuova linea di Alta velocità Brescia-Verona verrà ultimata a metà 2026. Si tratta di 47 chilometri di tracciato per un investimento di 2 miliardi: il 57% dell’opera è già stato realizzato e si sta procedendo nei tempi previsti per completare i 5 chilometri della galleria a doppia canna di Lonato. Sono stati poi riferiti aggiornamenti su numerosi progetti tra i quali quelli che interessano l’asse Milano-Pavia-Genova, i nodi di Bergamo, Brescia e Monza, il potenziamento della Gallarate-Rho (il via a i lavori a luglio), il raddoppio della Cremona-Mantova, la Cremona-Treviglio e l’asse Como-Molteno-Lecco.

È stato inoltre confermato che lo storico ponte San Michele tra Calusco e Paderno d’Adda dovrà essere chiuso tra sette anni e che per la sua sostituzione verranno approfondite tre soluzioni progettuali. Dal prossimo 31 gennaio comincerà a riunirsi un tavolo tecnico che dovrà condurre alla scelta definitiva.

Da parte di Rfi è stato sottolineato che l’obiettivo da raggiungere in dieci anni è il raddoppio del trasporto delle merci via ferro. Per fare questo, oltre alla pianificazione in corso legata al Pnrr si sta provvedendo al miglioramento della dotazione tecnologica con la predisposizione di nuovi impianti (venti sono già stati realizzati nel 2023 mentre per quest’anno è stata programmata l’attuazione del nuovo impianto tecnologico della Centrale di Milano).

Si sta procedendo inoltre con l’attuazione del piano della soppressione dei passaggi a livello e naturalmente stanno proseguendo gli interventi di manutenzione (che hanno comportato nel 2023 una spesa di 450 milioni).

Nella consapevolezza dell’enorme impatto delle opere in corso, da parte di Rfi è stata data la massima disponibilità al confronto coi territori, come provano del resto le continue interlocuzioni da tempo in atto con Prefetture ed Enti locali.