Realizzazioni e progetti riguardanti l’ammodernamento e lo sviluppo della rete autostradale lombarda: il tema è stato affrontato in una riunione della Commissione Territorio, presieduta da Jonathan Lobati (FI), che su richiesta del Consigliere Michele Schiavi (FdI) ha ospitato per un confronto Luca Fontana, direttore Ingegneria e realizzazioni di Aspi, e Antonio Raschillà, direttore Grandi opere Aspi, con l’auspicio, formulato da Schiavi, di inaugurare un appuntamento periodico utile a verificare lo stato dell’arte dei lavori avviati o da avviare.
Aspi (Autostrade per l’Italia) gestisce nella nostra regione il 31 % della sua rete, corrispondente a 243 km. comprensivi tra l’altro di A4 (fino a Brescia), A8 e A9. Da notare che su questo territorio il 70% delle attività produttive si trova a meno di 20 km. da uno svincolo autostradale. Dopo aver accennato alle opere da poco concluse (tra le quali la quarta corsia dinamica tra Viale Certosa e Sesto San Giovanni), il direttore Fontana ha illustrato i prossimi interventi, il più impegnativo dei quali riguarda l’ampliamento della Milano Lodi (quarta corsia) che prevede un investimento di 450 milioni e 51 mesi di lavori a partire già da quest’anno. In questi mesi verranno inoltre completate le opere connesse all’ampliamento della Milano-Laghi (entro il prossimo 25 marzo) mentre in aprile termineranno i lavori residui relativi al nuovo svincolo di Dalmine, peraltro già funzionale dallo scorso 19 dicembre. Per quanto riguarda il nuovo svincolo di Sesto San Giovanni (costo previsto 80 milioni) si conta di terminare entro il 2025 la fase propedeutica ai lavori (da chiudere in 36 mesi). Infine, è stato illustrato il programma delle opere di ammodernamento della rete (con un focus su ponti e gallerie) per le quali sono stati preventivati 50 milioni da investire nel 2025.
Numerose le domande dei Consiglieri regionali relativamente a situazioni particolari e a scenari di prospettiva. Da parte dei manager Aspi è stato riferito che in considerazioni degli attuali e previsti flussi di traffico non viene ritenuta prioritaria la costruzione della quarta corsia tra Bergamo e Brescia, mentre oggetto di attenzione è attualmente lo snodo di Milano Certosa, rispetto al quale sono in corso valutazioni tecniche che potranno portare a futuri progetti. Una parte degli interventi dei manager Aspi è stata dedicata alla descrizione delle modalità operative che sovrintendono i cantieri e in particolare le attenzioni per l’ambiente (riutilizzo dei materiali, tutela delle acque, etc.). Ogni opera, è stato detto, deve inoltre rispondere alle necessità del territorio locale e quindi eventualmente essere ampliata attraverso la realizzazione di piste ciclabili, barriere antirumore e per la sicurezza oltre a ulteriori elementi utili allo sviluppo della viabilità. Il Consigliere Schiavi ha chiesto delucidazioni in merito alla fattibilità di una quinta corsia dinamica tra Bergamo e Milano. Da parte di altri Consiglieri regionali è stato manifestato l’auspicio che un prossimo incontro possa servire ad approfondire anche i termini del Piano Economico Finanziario di Aspi, società per azioni oggi parte di Holding Reti Autostradali S.p.A., che possiede l’88,06% del capitale sociale e fa riferimento a Cassa depositi e prestiti (51,0%), Blackstone Infrastructure Partners (24,5%) e Macquarie Asset Management (24,5%).