Proseguono in Commissione Cultura le audizioni sul progetto di legge per la tutela, valorizzazione, promozione e sostegno alle bande musicali, fanfare, cori e gruppi folkoristici della Lombardia, ovvero quella che con termine tecnico viene definita musica amatoriale d’insieme. La Commissione ha incontrato oggi i rappresentanti del Coordinamento Bande di Cremona e del Chorus Inside.
Obiettivo del provvedimento è la tutela e la salvaguardia della tradizione musicale popolare che in Lombardia conta decine di migliaia di praticanti. Sono infatti oltre 600 le bande, 400 le corali e altre centinaia i gruppi folkloristici attivi nella nostra Regione, che si calcola coinvolgano stabilmente oltre 50.000 lombardi e che sono diffusi capillarmente su tutto il territorio regionale. Queste realtà sono depositarie di una cultura musicale antica ma rappresentano anche un validissimo strumento di aggregazione e di socializzazione tra generazioni diverse.
Tra gli obiettivi del progetto di legge vi è la riscoperta e la valorizzazione dei repertori originali dei diversi territori tramite la riscrittura, la digitalizzazione e la diffusione delle partiture e un’adeguata formazione musicale dei componenti dei complessi bandistici e corali. Verrà inoltre incentivata la partecipazione di bande e corali ad eventi, concorsi, festival musicali sia in Lombardia che fuori regione per promuovere il grande patrimonio di musica popolare lombarda.
Vengono istituiti l’Elenco telematico regionale dei complessi musicali amatoriali e una Settimana regionale della musica lombarda e dei lombardi che cadrà nella seconda metà del mese di giugno in coincidenza con la Festa europea della Musica (21 giugno). Nel corso della manifestazione saranno organizzati da Regione Lombardia in collaborazione con gli enti e le associazioni sul territorio eventi che favoriscano la conoscenza e la fruizione del repertorio musicale lombardo e lo scambio di conoscenze ed esperienze con altre tradizioni e culture.
Nelle scorse settimane in Commissione erano stati auditi i vertici del Tavolo Permanente delle Federazioni Bandistiche Italiane, dell’Associazione Nazionale delle Bande Italiane Musicali Autonome (AMBIMA), dell’Associazione Direttori di Banda Associati (DIBA), dell’Associazione Cori Lombardia, dell’Associazione Nazionale Direttori di Coro Italiani (ANDCI) e della Federazione Nazionale Italiana Tradizioni Popolari (FITP).
“Sono lieta – ha dichiarato la Presidente Anna Dotti – che la Commissione Cultura discuta questo provvedimento su cui mi auguro si trovi un ampio consenso. Spesso si ritiene a torto che la cultura sia solo quella accademica, riservata a una ristretta fascia di utenti privilegiati. Invece i sodalizi musicali e folkloristici producono a pieno titolo cultura perché tengono vive tradizioni, aiutano la comunità locale a mantenersi unita e coesa, producono spesso performance tecniche di tutto rispetto. Regione Lombardia ha il dovere di tutelare questo inestimabile patrimonio accumulato in tante generazioni di lombardi e di promuoverlo anche concretamente con strumenti finanziari e servizi di formazione.”
Il progetto di legge prevede lo stanziamento di 800mila euro all’anno per il triennio 2024-2026 per il sostegno all’attività ordinaria delle bande e dei complessi corali e folkloristici (spese per l’affitto dei locali, spese di trasferta, per divise e per materiali di consumo), nonchè per il rinnovo e potenziamento della dotazione di strumenti musicali e di tutte le apparecchiature tecniche necessarie allo svolgimento dell’attività.
Potranno accedere a questi fondi i Comuni a titolo di rimborso delle spese sostenute in favore dei sodalizi locali e le associazioni e i complessi bandistici corali e folkloristici con sede in Lombardia che siano costituiti da almeno due anni e la cui attività sia senza scopo di lucro.
“Con questo progetto di legge – ha sottolineato Floriano Massardi (Lega), primo firmatario del provvedimento – veniamo incontro alle esigenze di migliaia di realtà locali che coinvolgono decine di migliaia di persone dalle grandi città ai Comuni più piccoli e isolati della nostra regione. La simpatia e l’affetto di tutta la popolazione per le bande, le fanfare, le corali e i complessi folkloristici dimostrano che in Lombardia c’è un forte attaccamento alle proprie radici culturali e la volontà di stringersi intorno ai simboli della propria identità di paese, quartiere, vallata. Regione Lombardia non poteva non essere sensibile a questa domanda di cultura diffusa che viene dalla nostra gente e offrire una risposta concreta attraverso fondi dedicati e mettendo a disposizione risorse immateriali come corsi di formazione e l’Archivio di Etnografia e Storia Sociale che è una vera miniera a cui attingere per la riscoperta della nostra cultura popolare anche musicale”.