Dopo due primavere di siccità estrema, nei primi 5 mesi del 2024 è caduta in Lombardia oltre il doppio della precipitazione media. A Milano sono caduti 883 millimetri di acqua (la media annua del capoluogo è di circa 910 millimetri): non scendeva così tanta pioggia da 261 anni. Secondo i dati di Arpa Lombardia, solo nel mese di maggio la città è stata coperta da 321 millimetri d’acqua (con la punta di 97 il 15 maggio) rispetto ai 96 millimetri della media degli ultimi trent’anni (oltre il 233 per cento).
Tanta acqua nel 2024, dunque, ma dai dati dell’Osservatorio nazionale “CittàClima” di Legambiente paradossalmente risulta che la Lombardia è stata la regione più colpita dai danni della siccità negli ultimi 4 anni. Dal 2020 al 2024 l’Italia ha subito ottantuno volte danni da siccità prolungata, la Lombardia è la regione che è stata maggiormente interessata, seguono Piemonte e Sicilia.
Da un estremo all’altro. Adesso i campi lombardi si sono allagati, orzo e frumento si sono trovati a rischio asfissia. Il comparto agricolo paga un ritardo di due mesi. Oggi, un terzo dei campi di mais della Lombardia è ancora da seminare: mancano il 60 per cento dei terreni dedicati alla soia e il 29 per cento di quelli per il riso.
Coldiretti Lombardia stima che circa la metà del mais che è stato piantato sarà da riseminare perché le piante o sono annegate o sono asfittiche in quanto le radici sono state talmente tanto immerse nell’acqua da essere in “condizioni pietose”.
Il 75 per cento del riso seminato ha trovato in molti terreni un eccesso di umidità e sono nate meno piante del solito perché non tutti i chicchi hanno germogliato.
In compenso le precipitazioni abbondanti che hanno coinvolto la Lombardia hanno fatto alzare i livelli dei laghi con percentuali di riempimento che al momento vanno dal 137% del Lago Maggiore al 102% del Garda fino al 97% dell’Iseo, mentre il Lago di Como è all’85,9%: dati che almeno per quest’anno dovrebbero scongiurare ogni rischio o danno da siccità, che in particolare nel 2022 aveva generato in Lombardia ingenti e significative perdite economiche con ricadute pesanti sull’intero comparto agricolo.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista “Nature Communications” i cambiamenti climatici stanno rendendo più intensi e frequenti proprio questi rapidi passaggi da un estremo di precipitazioni a quello opposto, da siccità ad alluvioni e viceversa.