Peste suina africana: in Commissione il Commissario straordinario Filippini

In due anni già 100.000 i suini abbattuti in Lombardia per contenere il contagio

La Commissione Sanità, presieduta da Patrizia Baffi (FdI), e la Commissione Agricoltura, presieduta da Floriano Massardi (Lega), hanno ospitato oggi in seduta congiunta il Commissario Straordinario del Governo alla peste suina africana (PSA) Giovanni Filippini accompagnato dal Subcommissario Mario Chiari e dal Dirigente del Servizio veterinario presso la DG Welfare di Regione Lombardia Marco Farioli.
All’audizione ha partecipato anche l’Assessore all’Agricoltura Alessandro Beduschi.

“Si tratta di un’emergenza a livello europeo – ha esordito il Commissario Filippini – difficile da eradicare perché il virus è particolarmente resistente e al momento non esiste un vaccino anche se sono in corso ricerche finanziate dal Ministero della Salute su un prodotto a RNA messaggero, della famiglia di quelli messi in campo contro il Covid. La strategia adottata dalla struttura commissariale si basa su quattro punti: 1) contenimento dei focolai attivi tramite la creazione di barriere fisiche lungo i tratti autostradali delle zone interessate 2) depopolamento tramite abbattimenti selettivi dei cinghiali 3) sorveglianza sanitaria con la ricerca e la distruzione delle carcasse degli animali morti (a tal fine viene utilizzato anche un contingente dell’esercito per ora di 177 unità) 4) misure di biosicurezza negli allevamenti di suini per evitare che il virus penetri all’interno degli stessi. Ad oggi – ha proseguito Filippini – siamo impegnati in particolare a contenere il focolaio del Nord-ovest che appare il più preoccupante dei quattro attivi in Italia. E’ una battaglia che si vince solo con il gioco di squadra tra istituzioni e la collaborazione delle categorie economiche interessate, delle associazioni venatorie e della Protezione Civile”.

Nel dibattito sono intervenuti i Consiglieri regionali Paola Pollini (Movimento5Stelle), Massimo Vizzardi (Azione – Italia Viva) Carlo Bravo, Pietro Macconi, Marcello Ventura e Claudio Mangiarotti (FdI), Riccardo Vitari e Roberto Anelli (Lega), Marco Carra e Carmela Rozza (PD), Alessandro Cantoni (Lombardia Ideale). Tutti gli intervenuti hanno constatato con soddisfazione il cambio di passo intervenuto con la nomina del nuovo Commissario Straordinario risalente all’8 agosto scorso. Decisiva a detta di molti l’esperienza sviluppata con successo dal dottor Filippini nella eradicazione totale della PSA dalla Sardegna.

Rispondendo ad una domanda del Presidente Floriano Massardi sul numero di animali abbattuti in Lombardia, il Subcommissario Mario Chiari ha fornito i seguenti dati. Per quanto riguarda i suini da allevamento nel 2023 sono stati abbattuti 30.000 capi mentre nel 2024 gli abbattimenti sono saliti a 70.000 per un totale di 100.000 capi con un controvalore stimabile in diverse decine di milioni di euro. Per quanto riguarda i cinghiali invece nella sole zone di restrizione situate nella Provincia di Pavia sono stati abbattuti 1259 capi nel 2023 e 2179 nell’anno in corso su un totale di circa 14.000 capi cacciati in Lombardia.
E’ stato nuovamente precisato che il morbo non si trasmette all’uomo e che le carni degli animali infetti vengono smaltite per evitare la diffusione del virus che resta attivo per molti mesi anche dopo la morte dell’animale portatore.
Molti Consiglieri intervenuti hanno chiesto notizie circa i ristori agli allevatori per i danni diretti e indiretti subiti a causa dell’epidemia.
“Confermo – ha dichiarato l’Assessore Beduschi in proposito – che il Governo ha predisposto un primo stanziamento di 10 milioni di euro per i danni indiretti, a cui si aggiungeranno altri 50 milioni nel 2025. Regione Lombardia ha messo in campo due misure tuttora aperte: 21 milioni per le aziende suinicole per migliorare la biosicurezza e 3,8 milioni per azzerare gli interessi bancari sui mutui tramite l’intervento di Finlombarda”.