La Lombardia nel 2023 è la seconda regione italiana con l’incremento maggiore di presenze turistiche rispetto al 2022. È quanto emerge dai dati dell’Istat e del Ministero del Turismo integrati con quelli del portale “Alloggiati web”.
La nostra regione segna un +16,8% che le consente di conquistare il secondo posto in questa speciale classifica alle spalle del Lazio (+25,3%).
I numeri lombardi, sottolineano Istat e Ministero del Turismo, sono “determinati dalla ripresa dei flussi turistici” di Milano.
Nel 2023 il turismo italiano è tornato ai livelli pre-Covid, superando i numeri del 2019, l’ultimo anno non influenzato dalla pandemia globale.
Gli arrivi sono stati più di 134 milioni (+2,3% rispetto ai valori pre-pandemici) e le presenze 451 milioni (+3,3% rispetto ai valori pre-pandemici): un record storico per un comparto che vale il 12/13% del PIL e si conferma decisivo per l’economia italiana.
La regione con il maggior numero di presenze lo scorso anno è stata il Veneto (71,9 milioni, 15,9% del totale), seguito dal Trentino-Alto Adige (55,9 milioni,12,4% del totale).
I numeri del 2023 confermano due trend: la crescita del settore extra-alberghiero (bed&breakfast, appartamenti e campeggi) rispetto all’alberghiero tradizionale e il ritorno massiccio degli stranieri che diventano quota prevalente dei turisti con il 52,4% (era il 50,5% nel 2019) e che sono tornati a fare da traino al turismo italiano. Un recupero iniziato due anni fa e reso possibile dal balzo decisivo registrato dall’ultimo anno: rispetto al 2022 la crescita degli arrivi stranieri è stata, infatti, del 13,4% e quella delle presenze del 9,5%. Una tendenza che prosegue nel 2024 quando a gennaio e febbraio il turismo estero è cresciuto di un ulteriore 20%. Quest’anno gli americani rappresenteranno il 44% del turismo straniero in Italia, in crescita rispetto al 2023, quando pesavano per un 35%.
La provincia di Bolzano (con il 70,6%) e il Veneto (con il 69,3%) sono i territori in cui i turisti stranieri sono prevalenti. Situazione rovesciata (turisti in maggioranza italiani) nel Mezzogiorno con un’unica eccezione, la Campania.