Startup: la metà delle imprese innovative in Lombardia

Secondo i dati del Centro Studi Tagliacarne e di Unioncamere la metà delle imprese emergenti innovative italiane si trovano nella nostra regione

La metà delle startup innovative italiane si trovano in Lombardia: sono 568 quelle giovanili, equivalenti al 27,7% del totale nazionale, e 382 quelle femminili pari al 23,2%. È questa la geografia delineata dall’analisi del Centro Studi Tagliacarne e di Unioncamere.

 Le startup innovative in Italia sono 12mila, un dato che pone il nostro Paese al quarto posto in Europa.

Il 52% del complesso di queste realtà produttive si trova al Nord che detiene più della metà delle startup innovative under 35 del Paese (1.084 su 2.049) e oltre un terzo di quelle femminili (745 su 1.648).

Nelle regioni settentrionali gli under 35 conducono il 17,2% delle startup innovative dell’area (il Piemonte in testa con il 23,2%), mentre le donne pesano per il 15,8% nel Mezzogiorno, con punte del 27,5% in Molise.

Milano e hinterland sono al primo posto della classifica per province con 408 startup innovative giovanili (il 19,9% di quelle nazionali) e 281 startup innovative femminili (il 17,1% di quelle italiane).

Nel complesso, comunque, le startup innovative presentano un’incidenza dei giovani quasi doppia rispetto a quella del totale delle imprese italiane (16,9% contro l’8,4%) e una quota di imprese femminili pari a circa la metà di quella del complesso delle aziende del Paese (13,6% contro 22,7%).

I margini di crescita sono ancora importanti, basti pensare che solo il 6,6% delle startup ha fatto scale-up, cioè ha superato il milione di euro di fatturato o di capitale sociale tra il 2019 e il 2023.

Sullo sviluppo delle “imprese emergente” pesa ancora il divario di genere: la partecipazione delle donne, sebbene facciano rilevare una crescita della loro presenza, appare ancora poco rilevante e va, quindi, ulteriormente incoraggiata.

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