“Legge per le Montagne di Lombardia”: progetti per oltre 3 mila persone

Al rifugio Roccoli Lorla il bilancio delle iniziative finanziate dal Consiglio regionale e promosse da sette associazioni territoriali

Oltre 3 mila persone sulle montagne lombarde grazie ai finanziamenti del Consiglio regionale lombardo: il rifugio Roccoli Lorla, a 1468 metri in Valvarrone, ha ospitato il momento conclusivo delle iniziative approvate quest’anno dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale nell’ambito della “Legge per le Montagne di Lombardiache quest’anno ha stanziato risorse per 60 mila euro. L’obiettivo del Consiglio regionale è sostenere progetti finalizzati a promuovere esperienze di giovani e famiglie nei rifugi alpini lombardi e favorire la conoscenza del patrimonio montano lombardo.

Al rifugio Roccoli Lorla, alla vigilia della “Giornata internazionale della montagna” che si celebra ogni 11 dicembre, il Consigliere Segretario del Consiglio regionale Jacopo Scandella (PD) e il Presidente della Commissione speciale “Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confineGiacomo Zamperini (Fratelli d’Italia) hanno partecipato a un confronto con i responsabili delle associazioni che hanno presentato i progetti, insieme ad alcuni rifugisti e giovani che hanno partecipato alle iniziative. L’incontro è stato l’occasione per fare un bilancio dei progetti di quest’anno e proporre idee e spunti per iniziative future.

I progetti, sostenuti da sette associazioni e realtà lombarde legate al mondo della montagna, hanno coinvolto complessivamente una ottantina di rifugi in particolare delle province di Bergamo, Brescia, Lecco e Sondrio, e oltre 3 mila persone, soprattutto giovani e famiglie.

“L’obiettivo di queste iniziative – sottolinea il Consigliere Segretario del Consiglio regionale Jacopo Scandellaè doppio: innanzitutto portare sempre di più giovani e famiglie in montagna facendo loro apprezzare e riscoprire la cultura montana e l’importanza della tutela di questo straordinario patrimonio ambientale e culturale che appartiene a tutti i lombardi. Il secondo obiettivo, invece, è sostenere chi in montagna vive e lavora ogni giorno come i rifugisti e i malghesi a cui dobbiamo garantire i servizi necessari per poter vivere e lavorare, incentivando le potenzialità turistiche, sostenendo l’economia e l’agricoltura montana. La legge montagna pianta semi che crescono ogni volta che un giovane o una famiglia si avvicina alle nostre montagne ”.

“È stato un onore poterci ritrovare, ospiti del Club Alpino Italiano, qui nel nostro territorio lecchese, e per questo voglio ringraziare di cuore il presidente regionale, Emilio Aldeghi, e tutti i volontari del CAI in Lombardia. Dobbiamo sviluppare politiche per la valorizzazione della montagna, partendo proprio dalla promozione dei valori che sono ad esse legati in modo intrinseco. I progetti che abbiamo portato avanti, vanno nella giusta direzione, cioè quella di appassionare i più giovani e fare innamorare delle terre alte chi, alternativamente, non avrebbe mai messo piede in un rifugio – evidenzia il Presidente della Commissione Montagna Giacomo Zamperini. Questi progetti sono un’occasione unica per far conoscere ai giovani le nostre bellissime montagne con il loro straordinario patrimonio di biodiversità tutelato dal ruolo unico e insostituibile degli agricoltori, degli allevatori e dei rifugisti. Quando rimane viva e vissuta, la montagna è una sicurezza per tutti. È una grande opportunità economica, sociale e culturale per la Lombardia. Il successo crescente che questo progetto registra anno dopo anno e le adesioni e la partecipazione sempre più numerosa sono dimostrazione che il binomio famiglie – montagna funziona e ha centrato il suo obiettivo. Il prossimo passo che dobbiamo fare per l’edizione del 2025, in occasione dei cinque anni della legge regionale sulla montagna, è rivedere alcuni criteri distribuzione delle risorse”.

Il Consigliere Zamperini ha lanciato, per l’edizione del prossimo anno, l’idea di una “Festa della montagna” nel primo weekend di luglio: “un richiamo della montagna da organizzare in Regione Lombardia, a Milano, con tutte le realtà e le associazioni coinvolte per presentare i nuovi progetti e fare una bilancio complessivo dell’ultima edizione”.

Presenti anche i Consiglieri regionali Alberto Mazzoleni (Fratelli d’Italia) e Michele Schiavi (Fratelli d’Italia), il Vice Presidente della Comunità Montana Valsassina Valvarrone Michael Bonazzola, il Presidente del CAI Lombardia Emilio Aldeghi, Giorgio Sonzogni e Paolo Valoti della sezione ANA di Bergamo e Andrea Tortella di ABIBook Brescia.

Queste iniziative – ha sottolineato Michele Schiavisono un’opportunità per investire sulla cultura della montagna. E lo possiamo fare perché esiste una legge regionale a supporto delle montagne lombarde che garantisce stabilità e continuità al finanziamento e programmazione”.

In questi anni – ha rimarcato Alberto Mazzoleniè cresciuta molto la sensibilità delle istituzioni verso la tutela del patrimonio montano. L’obiettivo tutelare l’ecosistema, ma anche dare a chi vuole costruire la propria vita in montagna la possibilità di restarci”.

Ai rappresentanti delle sette associazioni Jacopo Scandella e Giacomo Zamperini hanno consegnato la medaglia di Gio Ponti, mentre ai rifugisti la medaglia della Provincia di Lecco.

 Le sette associazioni convolte nell’edizione 2024 della “Legge per le Montagne di Lombardia” sono:

– ASD SBS Special Bergamo Sport che ha presentato il progetto “La montagna è per tutti” che ha permesso a persone con diverse disabilità di partecipare a una camminata in montagna con partenza da Carona (BG) e arrivo al rifugio Calvi in Val Brembana.

– Associazione Montagna Italia (Bergamo) che ha presentato il progetto “Festival delle Alpi di Lombardia 2024”, che si è svolta dal 7 al 9 luglio a Averara, Bergamo e Seriate (BG): un programma che ha previsto un concerto e la proiezione di film e documentari in tema di speleologia e alpinismo.

– Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Bergamo, che ha presentato il progetto “Ragazze e ragazzi in cammino per la pace – sui sentieri della memoria e le montagne della storia (#RRxPACE)”, iniziativa per avvicinare i giovani ai luoghi della Prima Guerra Mondiale e della Resistenza tra le montagne di Lombardia e per promuovere la sostenibilità ambientale, sociale, culturale, economica e turistica delle montagne lombarde, secondo gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) dell’Agenda 2030 dell’ONU.

– Cooperativa sociale onlus ABIBook (Brescia) che ha presentato il progetto “Il richiamo della montagna. Dalle parole all’esperienza”, che aveva l’obiettivo di aumentare la conoscenza dell’ambiente montano, la partecipazione attiva nella tutela e salvaguardia dell’ecosistema montano e lo sviluppo di abilità sociali attraverso laboratori con studenti delle scuole secondarie di primo grado e uscite didattiche.

Club Alpino Italiano – Sezione di Brescia, che ha presentato il progetto “Dal ghiacciaio alla borraccia: l’acqua dell’Adamello è un bene prezioso” che si è svolto nei rifugi Tonolini e Gnutti nella provincia di Brescia, Coinvolta anche l’Università di Brescia che attraverso giornate in montagna, seminari, workshop e approfondimenti scientifici ha approfondito il tema della gestione sostenibile della risorsa idrica del ghiacciaio dell’Adamello.

– Club Alpino Italiano – Sezione di Bergamo, che ha presentato il progetto “Giovani in montagna”, che ha previsto l’organizzazione di sette fine settimana dedicati a escursionismo, condivisione della vita in rifugio e momenti di confronto su temi di interesse per l’ambiente montano e il volontariato con l’obiettivo di promuovere anche la carta dei valori di “Save the Mountains”.

– Club Alpino Italiano – Comitato direttivo Regionale, che ha presentato il progetto “Famiglie e giovani in montagna”, con l’obiettivo di far vivere attraverso voucher gratuiti l’esperienza in rifugio e di incentivare la frequentazione di sentieri, rifugi e malghe delle montagne di Lombardia, nella stagione estiva, da parte di famiglie residenti in Lombardia.