Federico Romani: “Per migliorare la qualità del nostro sistema sanitario bisogna continuare a lavorare su una concreta condivisione di obiettivi ed esperienze. È questo il percorso e l’obiettivo del PSSR”
Milano, 24 giugno 2024 – “La Lombardia vanta primati sul piano nazionale nella medicina e nella sanità, con centri all’avanguardia non solo sul fronte della ricerca e delle terapie, ma anche su quello dell’innovazione. L’innovazione è un carattere fortemente connaturato al DNA delle istituzioni e delle aziende sanitarie lombarde. È il nostro valore aggiunto. Una sfida che il sistema sanitario lombardo ha raccolto e sta vincendo perché non dobbiamo mai dimenticare che dietro una malattia c’è sempre e prima di tutto una persona”. Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani intervenendo questa mattina al convegno “L’ecosistema digitale della sanità dal punto di vista dei pazienti” che si è svolto a Palazzo Pirelli.
L’incontro, promosso dall’Associazione italiana Sanità digitale e Telemedicina (AiSDeT) in collaborazione con l’Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare (APMARR), ha posto l’attenzione su come l’innovazione digitale in sanità possa migliorare l’accesso ai servizi sanitari da parte dei cittadini e come possa aumentare l’efficacia nella cura e assistenza dei pazienti. In questo percorso è determinante il tema della presa in carico legata alla particolare domanda di bisogno assistenziale che proviene dai pazienti fragili: cronici e affetti da patologie gravi per i quali la telemedicina e, più in generale, la sanità digitale potrebbero migliorare i processi assistenziali e di cura.
Federico Romani, nel suo intervento, ha inquadrato lo scenario in cui si muove il Piano Socio Sanitario Regionale 2023-2027 che proprio domani sarà discusso in Aula: il progressivo invecchiamento della popolazione (dal 2020 al 2040, gli ultra 85enni passeranno dal 3,6% all’8%); la forte riduzione della natalità (dal 2015 al 2019 c’è stata una contrazione del 3.5%); l’aumento del numero di famiglie unipersonali (dal 2020 al 2040 sono aumentati di 332mila i nuclei famigliari composti da una sola persona); l’aumento delle condizioni di fragilità (più di 3milioni di lombardi vivono in una condizione di cronicità, mentre sono 672mila i cittadini con una limitata autosufficienza).
“Numeri – ha spiegato Federico Romani – che porteranno entro il 2050 un aumento di oltre 660mila cittadini che avranno necessità di cure e una previsione di crescita della spesa sanitaria da 24,7 a 25,4 miliardi di euro. La strada è fare sistema e creare sinergie, di mettere in rete energie, idee, competenze e risorse. Un gioco di squadra che nella nostra Regione, soprattutto nella sanità, è diventato un ‘metodo’. Sono convinto che per migliorare la qualità del nostro sistema sanitario, che ha già tanti elementi positivi, serva una reale e concreta condivisione di obiettivi ed esperienze. È questo il percorso e l’obiettivo del Piano Socio Sanitario Regionale. Sempre nell’interesse dei pazienti e di tutti i lombardi a cui dobbiamo garantire un servizio rapido, efficiente e di qualità”.
ll convegno, moderato dal Segretario generale dell’AiSDeT Massimo Caruso, si è svolto sulla base di panel tematici che avevano in programma la partecipazione della Consigliera regionale Lisa Noja (Azione-Italia Viva) e di numerosi medici ed esperti del mondo sanitario: Ornella Mazzarella (Referente infermieristico Ambulatorio Virtuale di Reumatologia presso la Reumatologia A.O.U. Pisana – Delegata per APMARR); Luca Buccoliero (Professore Dipartimento di Marketing Università Bocconi); Paola Cipriani (Ordinario di Reumatologia Università de L’Aquila); Cristina Tassorelli (Presidente Facoltà di Medicina Università di Pavia); Patrizia Rocca (Direzione Welfare Regione Lombardia); Anna Rosa Racca (Presidente Federfarma Lombardia); Francesca De Giorgi (Responsabile SC Sistemi informativi IRCCS “Carlo Besta”); Manuelita Mazza (Divisione di Senologia Medica dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano); Laura Patrucco (Presidente ASSD – Associazione Scientifica per la Sanità Digitale); Rebecca Angelica Miscioscia (Medico specialista in Ginecologia; Ovidio Brignoli (Vice Presidente SIMG – Società Italiana di Medicina Generale).