“In nome di ogni donna” nella Giornata contro la violenza sulle donne

Presentato a Palazzo Pirelli il cortometraggio di Gabriele Lazzaro dedicato alla memoria di Giulia Cecchettin e alle troppe vittime

Un tavolo istituzionale per promuovere l’educazione all’affettività e al rispetto della persona e per prevenire ogni forma di sorpruso e di pornografia. Questo l’impegno preso oggi e lanciato a Palazzo Pirelli dove questa mattina, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, è stato proiettato in memoria di Giulia Cecchettin e delle troppe vittime “In nome di ogni donna, il cortometraggio di Gabriele Lazzaro dedicato al tema della violenza di genere. Un’iniziativa promossa dal Consiglio regionale della Lombardia in collaborazione con l’Unione Nazionale Vittime.

Il corto di Gabriele Lazzaro – ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani – ci insegna che la battaglia contro la violenza sulle donne si vince, prima di tutto, nella società. La nostra missione deve essere quella di difendere le donne da un principio aberrante: chi uccide o picchia è spinto da una concezione della donna del tutto inaccettabile, quella di essere ‘proprietà’ di qualcuno. Una condizione che Giulia Cecchettin, una giovane donna libera da stereotipi e determinata a perseguire i propri obiettivi, rifiutava. E forse proprio per questo è stata vittima di un uomo che non ha saputo accettare la sua libertà, nonostante appartenesse a una generazione che dovrebbe aver superato obsoleti ruoli di genere. Per questo contrastare e prevenire la violenza contro le donne – qualsiasi forma di violenza – è, prima di tutto, una battaglia culturale. È un nostro preciso dovere morale combattere ogni forma di violenza e non lasciare mai sola nessuna donna”.

All’evento hanno partecipato il Sottosegretario di Governo all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti, il Consigliere regionale e rappresentante della rete multidisciplinare vittime Chiara Valcepina, il regista e attore Gabriele Lazzaro, la Presidente dell’Unione Nazionale Vittime Paola Radaelli, il Garante regionale per la tutela delle vittime di reato Riccardo Bettiga e gli artisti contemporanei Fridami e Riva GLDF. 

Ho voluto fortemente la realizzazione di questo film, scritto insieme a Didi Leoni, una volta appresa la notizia del ritrovamento del corpo senza vita di Giulia Cecchettin – spiega Gabriele Lazzaro -. Il corto si ispira a troppe storie vere, e vuole porre l’accento su un fatto: la violenza non è figlia dell’ignoranza, ma dell’apprendimento di una cultura sbagliata fondata sul patriarcato e sulla supremazia dell’uomo sulla donna”.
Il cortometraggio, prodotto dalla Sarabi Productions della giornalista e conduttrice televisiva Didi Leoni, racconta la storia di Francesca, un’avvocatessa che si occupa di tutelare presso una clinica le donne vittime di violenza. Ma il paradosso vuole che anche lei sia una di loro. Aiutare le altre diventa quindi il suo disperato modo per medicare le ferite sul proprio corpo. Sarà l’incontro con Anna, la madre di una ragazza stuprata dall’ex fidanzato, a cambiare il destino di Francesca e a darle la forza di denunciare.

Interpreti del film sono Annamaria Malipiero, Daniela Giordano, Danilo Brugia e lo stesso Gabriele Lazzaro. Nel corto c’è anche Fridami, da anni attiva con le sue opere nella lotta contro la violenza. La colonna sonora originale è firmata da Mariella Nava