In Commissione Attività Produttive la crisi della Stanadyne di Castenedolo (BS)

Silvia Scurati (Lega): “Piena collaborazione tra Consiglio e Giunta per individuare soluzioni alla vertenza”

Una soluzione sembra a portata di mano per risolvere la crisi aziendale della Stanadyne di Castenedolo (BS) da due mesi in liquidazione volontaria. Lo ha confermato in audizione presso la Commissione Attività produttive il Liquidatore Angelo Rodolfi comunicando che sono pervenute tre manifestazioni di interesse per rilevare l’azienda.

La Stanadyne produce dal 1970 iniettori per motori diesel ed è parte di una multinazionale con capitali statunitensi. Occupa attualmente 85 lavoratori che usufruiscono di un contratto di solidarietà fino alla fine di febbraio.

All’audizione, sollecitata da Miriam Cominelli (PD) e dai Consiglieri bresciani di tutti i partiti, hanno preso parte anche Simona Tironi, Assessore alla Formazione Professionale e Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico: erano presenti il Sindaco di Castenedolo Pierluigi Bianchini, la Segretaria della FIOM CGIL di Brescia Barbara Basile e i rappresentanti di Confindustria Brescia. Erano collegati i dipendenti dell’azienda riuniti in assemblea.

Il Liquidatore e già Amministratore Delegato dell’azienda ha svolto una relazione illustrando i motivi della crisi riconducibili a suo dire alle difficoltà generali del settore automotive e in particolare al venir meno in prospettiva del mercato dei motori diesel. Grazie alla collaborazione con le maestranze e i sindacati, la produzione è attualmente ripresa, la società è in bonis e alcuni fornitori che avevano sollecitato il pagamento delle proprie spettanze sono stati soddisfatti grazie alla liquidità accantonata negli esercizi precedenti. E’ evidente, a detta del Liquidatore, che l’azienda vada riconvertita come molte altre della filiera auto verso lavorazioni in linea con le mutate condizioni di mercato.
La messa in liquidazione ha favorito l’interesse all’acquisizione da parte di altre aziende del settore metalmeccanico che garantirebbero i livelli occupazionali e la permanenza sul territorio del sito produttivo. Le prossime settimane saranno decisive per concretizzare queste ipotesi.

Nel suo intervento l’Assessore Tironi ha rimarcato come Regione Lombardia si sia mossa tempestivamente tramite la struttura che segue le crisi aziendali convocando un tavolo di crisi che si è riunito già nel mese di dicembre. L’auspicio dell’Assessore è che la proprietà continui a manifestare concretamente la propria disponibilità alla cessione della Stanadyne nel più breve tempo possibile in modo da evitare il ricorso a strumenti come il ricollocamento del personale che priverebbero l’azienda in un know how prezioso e difficilmente rintracciabile sul mercato del lavoro.
Anche l’Assessore Guidesi ha sottolineato come l’azienda sia sostanzialmente sana e con impianti tecnologicamente adeguati, ma “ha sofferto la crisi del settore automotive davanti alla quale non c’è che da provvedere alla riconversione industriale non appena ciò sia possibile”.

Sono davvero lieta – ha dichiarato Silvia Scurati, Vice Presidente della Commissione Attività Produttive – di questa richiesta di audizione bipartisan e di vedere la Giunta presente in modo autorevole a riprova che l’istituzione regionale è compatta nel seguire con attenzione la vicenda e pronta a intervenire nell’ambito delle proprie competenze per alleviare i disagi dei lavoratori. Gli aggiornamenti che sono stati forniti oggi mi sembrano incoraggianti: si va verso la cessione dell’azienda in continuità e a processi di riconversione industriale che garantiscano i livelli occupazionali e la permanenza del sito produttivo sul territorio. La Commissione – ha concluso Scurati – seguirà il caso fino alla sua definizione che ci auguriamo tutti positiva.”

Nel dibattito successivo sono intervenuti Diego Invernici (FdI), Massimo Vizzardi (Misto), Miriam Cominelli (PD) e Onorio Rosati (Alleanza Verdi e Sinistra). Tutti gli intervenuti hanno manifestato la loro più completa solidarietà ai lavoratori colpiti e l’auspicio che la vicenda possa concludersi nel migliore dei modi.