Giovanni Battista Scalabrini, un altro grande Santo di Lombardia

Instancabile promotore di iniziative sociali e culturali, Giovanni Battista Scalabrini -che domenica 9 ottobre verrà proclamato Santo- era uomo profondamente inserito nel suo tempo. Nato a Fino Mornasco l’8 luglio 1939, visse la prima parte della sua vita nella città lariana: insegnante e rettore del seminario e parroco a San Bartolomeo. Eletto vescovo di Piacenza a 36 anni, si prodigò in favore delle classi sociali più umili e delle persone sofferenti. Fondò l’istituto per le sordomute e inaugurò l’Opera dei Congressi, la rete delle cooperative e degli enti di matrice cristiana diffusa nella società, un’organizzazione che in tempi di non expedit (dopo Porta Pia ai cattolici era impedita la partecipazione alla vita politica) costituiva la più importante modalità associativa presente nella Chiesa. Profondamente colpito dall’aver visto un giorno gruppi di migranti alla Stazione Centrale di Milano (“con le righe precoci che suole imprimervi la privazione”), si dedicò a uno dei principali drammi della sua epoca: le migrazioni degli italiani verso l’America. Fondò un comitato per la protezione dei migranti e la congregazione dei missionari di San Carlo Borromeo (gli scalabriniani) dedita alla cura dei migranti. Il 19 marzo 1889 consegnò il crocifisso a madre Francesca Saverio Cabrini che, con le sue Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, si stava recando negli stati Uniti ad assistere gli emigrati italiani. Ma l’elenco delle attività e delle iniziative di Monsignor Scalabrini è lunghissimo. Non bastano poche righe per completarlo. Fu uomo di pace e cercò persino, pur in disaccordo con la gerarchia ecclesiastica, di favorire un avvicinamento tra Stato e Chiesa. Chi comprese fino in fondo l’autenticità della sua fede fu San Giovanni Bosco, che volle segnalare a Papa Pio XI il suo zelo pastorale. Giovanni Battista Scalabrini è beato dal 1997 e domenica 9 ottobre Papa Francesco lo proclamerà Santo. Un altro grande Santo della terra di Lombardia.