“Entro la fine di ottobre approveremo una Risoluzione unitaria che richiami con forza la necessità di tutelare la professionalità degli educatori per l’infanzia con un’elevata professionalità acquisita anche sul campo e non basata esclusivamente sui titoli, a garanzia della stabilità e della continuità dei nidi e delle scuole dell’infanzia. In Lombardia scuole e operatori rappresentano già un modello che le famiglie hanno dimostrato di apprezzare: è importante perciò che questa rete non venga messa in crisi dalle nuove norme ma venga piuttosto rafforzata e valorizzata”.
Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione Sostenibilità sociale e famiglia Emanuele Monti (Lega), che nella seduta odierna della stessa Commissione ha illustrato il documento sul tema degli educatori dell’infanzia che verrà approvato nei prossimi giorni.
“Come Consiglio -ha aggiunto Monti- è nostra ferma volontà sostenere le interlocuzioni in corso tra Governo, Conferenza delle Regioni, ministeri interessati e Regione Lombardia, che a tal proposito ha già individuato e proposto un emendamento alla legge sulla semplificazione. Intendiamo assicurare anche vicinanza e comprensione al personale delle scuole e alle famiglie, i cui rappresentanti abbiamo ricevuto e ascoltato”.
Il tema è infatti all’attenzione della Commissione Sostenibilità e famiglia da alcune settimane, nel corso delle quali sono state raccolte le osservazioni e le proposte di Assonidi, Alleanza Cooperative Lombardia, ACI Welfare, rappresentanti degli enti locali e Uneba. Da parte di tutti è stata evidenziata la necessità di recepire le norme regionale riguardanti il riconoscimento dei requisiti per l’esercizio della professione di educatore. Sono state inoltre sottolineate criticità e problematiche sorte in seguito all’approvazione delle leggi n.55 del 2024 e n. 106 del 29 luglio 2024, con la previsione della costituzione di un Albo professionale e l’introduzione di oneri e adempimenti che “rischiano di avere un impatto importante sui servizi per la prima infanzia”. La Risoluzione, il cui testo definitivo verrà approvato in Commissione nella prossima settimana, afferma perciò l’urgenza di “un indispensabile chiarimento in merito ai requisiti per l’accesso ai posti di educatore di servizi per l’infanzia”, nonché di gestire nello stesso tempo “questo momento di transizione verso un sistema di servizi sempre più qualificato e rispondente ai bisogni delle famiglie”. Si tratta, viene precisato, di convocare un tavolo di confronto Governo-Regioni; prorogare al 31 dicembre prossimo il termine per la presentazione delle richieste di iscrizione all’Albo degli educatori; di salvaguardare l’efficacia delle normative regionali riguardanti i requisiti di accesso ai posti di educatore di servizi educativi per l’infanzia.