La produzione manifatturiera lombarda ha chiuso il 2023 con il segno “più”: +0,2% (dati PoliS-Lombardia). Il risultato è frutto di una prima parte dell’anno più positiva, seguita da una battuta d’arresto nella seconda parte, caratterizzata da segni negativi. Tuttavia, il sistema produttivo lombardo si conferma solido e dinamico: il dato annuale di lieve crescita della produzione, infatti, si contrappone a una situazione di maggiore difficoltà del Paese che nel 2023 ha segnato una contrazione della produzione del 2,2%.
Anche rispetto al periodo pre-Covid la Lombardia conferma il proprio dinamismo: i livelli produttivi superano quelli del 2019 dell’11,1%, mentre l’Italia è ancora a -1,8%, la Spagna a -0,5%, la Francia a -4,3% e la Germania a -6,5%.
La battuta d’arresto della seconda parte del 2023 tende a persistere ad inizio 2024, come evidenzia il calo di fiducia degli imprenditori.
Il flash survey sulle aspettative economiche trova il 30% circa delle imprese con attese di peggioramento nel 2024 rispetto all’anno precedente, ma il 26% vede un miglioramento e il 40% circa una situazione stazionaria. Si tratta, dunque, di un quadro eterogeneo, fortemente legato alle contingenze settoriali e di mercato, ma nel complesso non negativo.
Tornando alla produzione manifatturiera, nel 2023 gli incrementi maggiori riguardano l’abbigliamento (+5,5% sul 2022) e i mezzi di trasporto (+5,4%), seguiti da alimentare (+2,2%), meccanica (+1,3%) e il comparto del pelli-calzature (+0,7%). Segno rosso per il tessile (-7,1%) e la siderurgia (-4,8%).
Bene l’occupazione. La crescita del numero di occupati è di +76mila unità, per un totale di 4,5 milioni di lavoratori: scendono i disoccupati (-37mila) e gli inattivi (-31mila). Rispetto al livello pre-Covid, la regione ha 50 mila occupati in più. Il tasso di occupazione sale al 69,3% e il tasso di disoccupazione scende al 4,0%, il più basso tra le regioni italiane di confronto (4,2% Veneto, 5,0% Emilia-Romagna, 6,2% Piemonte, 7,7% Italia). L’occupazione femminile è in ripresa, con + 51.000 lavoratrici, contro +25.000 uomini.
Nel 2023 le esportazioni lombarde crescono del +0,6% sul 2022 (un aumento pari a oltre 900 milioni di euro): l’export regionale raggiunge così un valore annuo record di 163 miliardi di euro. Guidano la
crescita dell’export l’automotive e l’alimentare.
Il dato assume particolare rilievo in considerazione della forte decrescita del commercio globale (-9% tra gennaio e settembre 2023, stime in prezzi correnti), mentre resta fermo l’export nazionale. Rispetto ai benchmark europei, sono in area positiva Cataluña (+6,7% nel 2023 rispetto al 2022), Bayern (+5,4%) e Auvergne-Rhône-Alpes (+1,3%), mentre crolla il Baden-Württemberg (-6,9%).
I Paesi di destinazione dell’export maggiormente cresciuti sono quelli dell’area medio-orientale, in particolare Arabia Saudita, Emirati e Turchia.
È, invece, negativo il dato della Germania, importante partner commerciale della Lombardia (-8,4% nell’anno 2023) e della Russia (-21,3%), per effetto delle sanzioni a seguito della crisi ucraina. Nel complesso i Paesi extra-europei rappresentano il 48,6% del totale dell’export regionale, la quota massima degli ultimi sei anni.