Diastasi dei retti addominali: la Risoluzione della Commissione Sanità

Approvato all’unanimità un documento per la cura e la prevenzione di una patologia che interessa oltre centomila donne in Italia ogni anno

La Commissione Sanità, guidata dalla Presidente Patrizia Baffi (Fratelli d’Italia), ha approvato all’unanimità nella seduta di oggi pomeriggio la Risoluzione sulla “Diastasi dei retti addominali”.

Su circa 400 mila parti l’anno in Italia, 106 mila donne alla prima o seconda gravidanza hanno avuto problemi di diastasi – spiega la Consigliera regionale Claudia Carzeri (Forza Italia) che ha promosso la Risoluzione-. Si tratta di una patologia invalidante e poco conosciuta che comporta problemi posturali, di incontinenza urinaria, oltre a dolori molto intensi. La sfida per il sistema sanitario è definire dei percorsi post partum attraverso campagne informative, formazione del personale medico e azioni di prevenzione come la riabilitazione del pavimento pelvico prima che sia necessario l’intervento chirurgico con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di donne e ridurre i costi a carico del sistema sanitario”.

Per diastasi dei retti addominali si intende l’aumento della normale distanza tra i due muscoli retti dell’addome che si verifica in genere dopo il parto. Si tratta di muscoli che, in condizioni normali, decorrono paralleli, uno di fianco all’altro, dalla porzione centrale dell’arcata costale alla sinfisi pubica, separati da una sottile fascia muscolare, definita linea alba, che di solito è della larghezza di pochi millimetri. La diastasi compare quando la distanza tra i due muscoli retti è di 7/8 centimetri. Quando raggiungere i 10 centimetri, in genere, è necessaria un’operazione mini invasiva.

La Risoluzione impegna la Giunta a promuovere campagne informative per diffondere la conoscenza della diastasi dei retti addominali; a prevedere percorsi formativi per il personale medico e per quello sanitario dell’area ostetrica riabilitativa/rieducativa per favorire la diagnosi e la cura tempestiva della patologia attraverso azioni di prevenzione secondaria e terziaria che prevedano la riabilitazione “pelvi addome combinato”; a confrontarsi con il Governo per individuare un codice DGR (Diagnosis Related Group) specifico che consenta di inserire gli interventi chirurgici sulle diastasi nei pagamenti del sistema sanitario nazionale; a uniformare in tutto il territorio regionale il percorso di nascita e le azioni di prevenzione a cura delle ostetriche e del medico specialista in tema di diastasi dei retti addominali; a prevedere la costituzione di una rete per la diastasi dei retti addominali per definire i criteri di cura della patologia, con riferimento in particolare all’intervento chirurgico.

Il documento approvato oggi dalla Commissione nasce dall’attività del Gruppo di lavoro sulla “Diastasi dei retti addominali” costituito nel settembre del 2023 e formato, oltre che da Claudia Carzeri, dal Consigliere Segretario dell’ufficio di presidenza della Commissione Sanità Carmela Rozza (PD) e dalla Consigliera regionale Gigliola Spelzini (Lega).

 La Risoluzione sarà discussa e votata in una delle prossime sedute d’Aula.