“La vera sfida da vincere nella società e tra i banchi di scuola è difendere le donne da un principio aberrante: chi uccide o picchia è spinto da una concezione della donna del tutto inaccettabile, quella di essere ‘proprietà’ di qualcuno. Per questo la violenza contro le donne è, prima di tutto, una battaglia culturale”. Con queste parole il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani ha aperto questo pomeriggio il convegno “Contrastare la violenza di genere: da dove si comincia”, promosso a Palazzo Pirelli dal Consiglio Pari Opportunità di Regione Lombardia (CPO), in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Milano e di Como.
Tra il 1 gennaio e il 30 giugno di quest’anno nel nostro Paese sono state uccise 49 donne, una ogni tre giorni e mezzo. “Per rispondere a questo orrore – ha sottolineato Federico Romani – abbiamo bisogno di strumenti normativi innovativi. Alla fine dello scorso anno il Governo ha reso ancora più efficace il Codice Rosso attraverso nuove azioni normative, in particolare i cosiddetti “reati spia” in modo da prevenire la violenza e intervenire tempestivamente. Ma non basta. Serve una strategia di lungo periodo per cambiare la società, a partire da interventi educativi e formativi, dentro e fuori dalle scuole. È un percorso che deve coinvolgere soprattutto le giovani generazioni e deve portare a un cambio di prospettiva”.
“È essenziale divulgare la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere – spiega Luce Meola, Presidente del Consiglio per le Pari Opportunità –. Questo è l’obiettivo di questa iniziativa e dell’attività del CPO: dobbiamo lavorare con costanza e determinazione per riuscire ad indirizzare le donne che subiscono violenza verso la rete di protezione del territorio perché spesso non sanno dove andare e a chi rivolgersi. C’è un vuoto informativo che dobbiamo colmare”.
L’incontro, moderato dalla componente del CPO Elisabetta Fontana, ha fato il punto sul quadro normativo europeo e nazionale contro le violenze di genere che si è sviluppato negli ultimi anni a partire dalla Convenzione di Istanbul del 2011 e dal Codice Rosso del 2019, “rafforzato” nel 2023. Una legislazione che mette al centro la vittima e si muove lungo gli asset della prevenzione della violenza, della promozione di politiche antidiscriminatorie, della protezione delle vittime e della punizione dei colpevoli.
Sono intervenuti, tra gli altri, Elena Lucchini (Assessore regionale alla famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità), Giovanna Fantini (Presidente della Commissione Diritto del lavoro dell’Ordine Avvocati di Milano) e Costanza Gargano (Presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Milano).