Consiglio regionale: le mozioni discusse nella seduta pomeridiana

Al centro del dibattito la sanità con l'attivazione di percorsi di psico-oncologia e la situazione dell’Ospedale di Gavardo (BS)

Seduta pomeridiana di Consiglio regionale dedicata all’esame di alcune mozioni: di seguito la sintesi di quelle discusse.

 Iniziative per il potenziamento dei servizi dell’Ospedale di Gavardo (BS)

Il Consiglio regionale ha approvato la mozione a firma Alessandro Corbetta (Lega) e illustrata da Floriano Massardi (Lega) con cui si chiede alla Giunta di potenziare alcuni servizi dell’Ospedale di Gavardo (BS). In particolare, la mozione chiede di stipulare una convenzione con la Pediatria degli Spedali Civili di Brescia e/o con le Università per garantire la copertura H24 di un pediatra per il Pronto Soccorso, di garantire il mantenimento della radiologia e di estendere la fascia oraria del servizio di emodinamica entro l’estate 2025 in considerazione degli elevati flussi turistici.

L’ospedale di Gavardo, assegnato all’ ASST del Garda, è un presidio montano vicino a mete turistiche. Un territorio con una popolazione di circa 130mila abitanti durante l’anno, ma con presenze che superano le 500mila persone stagionali; più del 90% dei Comuni di riferimento sono montani. La difficoltà a reperire personale sanitario, che si accentua nelle zone più distanti dai centri abitati, sta mettendo a rischio alcuni reparti, ed è in quest’ottica che abbiamo chiesto il potenziamento dei servizi contestualmente alla ricerca di soluzioni abitative a prezzi calmierati, in collaborazione con Sindaci e Comunità Montane di Valle Sabbia e Alto Garda, per incentivare l’arrivo di nuovo personale” ha spiegato Floriano Massardi.

È già stato avviato un percorso di collaborazione tra Regione Lombardia e il territorio. Lo scorso 14 ottobre ho incontrato tutto il personale dell’Ospedale di Gavardo, i Sindaci e i Presidenti delle Comunità Montane e proseguiremo con gli impegni presi” ha detto l’Assessore al Welfare Guido Bertolaso.

Respinta la mozione abbinata presentata da Miriam Cominelli (PD) sullo stesso tema.

Nella discussione unica di entrambe le mozioni sono intervenuti i Consiglieri Claudia Carzeri (Forza Italia), Giorgio Bontempi (FDI), Massimo Vizzardi (Azione-Italia Viva), Emilio Del Bono (PD) e Paola Pollini (M5S).

Attivazione percorsi di psico-oncologia

Approvata all’unanimità dall’Aula una mozione a prima firma di Gigliola Spelzini (Lega) sottoscritta da Consiglieri di tutti i gruppi politici relativa alla promozione in Regione Lombardia di percorsi specifici di “Psico-Oncologia”, ovvero l’applicazione di strumenti di screening, valutazione specialistica della sofferenza psicologica del paziente, del caregiver e dei familiari e di interventi specialistici psicosociali integrati nei percorsi di cure oncologiche. “La mozione – ha sottolineato la prima firmataria Gigliola Spelzini – scaturisce dal lavoro dell’intergruppo promosso nel 2016 su impulso di Salute Donna onlus e da me presieduto. L’intergruppo è composto da 25 consiglieri di tutti i gruppi politici di maggioranza e minoranza e si propone di affrontare tutte le tematiche relative alla cura delle malattie oncologiche e oncoematologiche. La malattia oncologica non si cura solo con i farmaci, ma con una rete di sostegno composta da associazioni, caregiver, volontari e operatori specializzati.” Tutti gli studi internazionali condotti in quarant’anni hanno, infatti, evidenziato l’efficacia e la necessità di interventi erogati da uno specialista in psico-oncologia. Il documento approvato impegna la Giunta ad attivare, avvalendosi del contributo delle principali società scientifiche, percorsi di formazione specialistica in Psico-Oncologia clinica; a sviluppare percorsi di psico-oncologia all’interno dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) oncologici che prevedano fra l’altro focus specifici sulla comunicazione della malattia al paziente specie se minore e ai caregiver; a sviluppare le tecniche di coping ovvero le strategie per tenere sotto controllo lo stress e quelle per l’elaborazione del lutto. Il tutto rivolto sia ai pazienti, sia ai parenti degli stessi ma anche agli operatori sanitari e ai volontari. Nel dibattito sono intervenuti Paola Pizzighini (Movimento5Stelle), Lisa Noja (Azione Italia Viva), Carlo Borghetti (PD) e Paola Bocci (PD), Marisa Cesana (Lombardia Ideale), Alessandro Corbetta (Lega), Giulio Gallera (Forza Italia) e Claudia Carzeri (Forza Italia), Paola Bulbarelli (FdI) che annunciando il voto favorevole dei propri gruppi si sono complimentati per il lavoro svolto nell’ambito dell’intergruppo. Anche il Sottosegretario Mauro Piazza ha espresso il plauso e la condivisione della Giunta al percorso individuato nel documento.

Accatastamento delle RSA come attività non lucrative

Approvata all’unanimità anche la mozione proposta da Diego Invernici (Fratelli d’Italia) sul tema della tassazione degli immobili delle RSA. L’Agenzia delle Entrate a partire dal 2011 ha, infatti, classificato gli immobili di proprietà delle ex IPAB oggi ASP non più come di tipo assistenziale (categorie B1/B2), ma di natura commerciale (categoria D/4). Ciò ha innescato contenziosi con esiti contrastanti e un potenziale aggravamento dei costi fiscali a carico degli enti assistenziali. Il documento invita, dunque, la Giunta ad attivarsi in Conferenza Stato-Regioni affinché vengano rapidamente individuate soluzioni atte a ripristinare un’equa, idonea e omogenea classificazione catastale degli immobili che ospitano le Residenze Sanitarie Assistenziali: un percorso che tenga conto della natura non lucrativa sia dei soggetti proprietari degli immobili sia dei soggetti utilizzatori che ne dispongono a titolo gratuito, nonché dell’attività di rilevante interesse pubblico svolta a favore di persone fragili. Il documento auspica la riconferma della precedente classificazione attribuita alle IPAB prima della loro trasformazione in ASP. Nel corso della discussione Davide Casati (PD) ha proposto un emendamento, accolto dal proponente, tendente a sottolineare la natura non lucrativa delle RSA.

 Tracciati della Gronda Ferroviaria Nord e della tratta “D” di Pedemontana

Approvata a maggioranza una mozione proposta da Jacopo Dozio (Forza Italia) che impegna la Giunta ad adoperarsi con il Ministero delle Infrastrutture per individuare soluzioni progettuali condivise su due opere infrastrutturali che interessano il territorio del nord-est milanese ovvero la Gronda Ferroviaria Nord e la tratta “D” della Pedemontana. Rinviato, invece, in Commissione Trasporti per un approfondimento il punto relativo all’abolizione dei vincoli edificatori sulle aree interessate dalle due opere. Nel suo intervento l’Assessore alle Infrastrutture Claudia Terzi ha, infatti, evidenziato come la Gronda Ferroviaria sia tutt’ora inserita dal CIPESS tra le opere in programma, mentre per la tratta cosiddetta “D Lunga” il Ministero delle Infrastrutture non ha ancora formalizzato l’assenso alla modifica progettuale proposta dal concessionario CAL e dunque pare prematuro liberare le aree interessate. La proposta di rinvio in Commissione era stata avanzata da Luigi Ponti (PD) che ha poi annunciato l’astensione del suo gruppo sui punti della mozione posti in votazione.

Interventi a tutela dei lavoratori della società Bystronic Automation

L’Aula ha approvato all’unanimità la mozione urgente presentata da Silvia Scurati (Lega) relativa alla crisi dei siti produttivi di San Giuliano (MI) e Pieve Emanuele (Mi) della società Bystronic Automation che opera nel settore della progettazione e produzione di macchine di automazione industriale.
Il testo chiede alla Giunta di proseguire nella ricerca di soluzioni per tutelare i 150 posti di lavoro messi a rischio dalla cessazione della produzione, salvaguardando le competenze professionali e la continuità produttiva dei siti di San Giuliano e Pieve Emanuele, e di coinvolgere le autorità governative affinché siano attivati tutti gli strumenti e gli ammortizzatori sociali previsti dalle normative.
L’azienda, nell’ambito di una riorganizzazione complessiva decisa a livello globale, ha deciso di cessare definitivamente tutte le attività in Italia per ridurre i costi e recuperare efficienza – ha ricordato Silvia Scurati (Lega) -. Lo scorso 15 ottobre la Commissione Attività produttive aveva incontrato le parti sociali, gli enti locali coinvolti e la proprietà dell’azienda. La situazione è difficile, ma vogliamo credere che si possa ancora fare qualcosa per tutelare i lavoratori, le loro famiglie e il tessuto economico e sociale in cui si trovano di due stabilimenti “.

L’Aula ha approvato l’emendamento presentato dal Consigliere Simone Negri (PD) con cui si chiede all’azienda di ritirare la procedura di licenziamento collettivo.

Ospedale di Gallarate

Il Consiglio regionale ha respinto la mozione presentata da Samuele Astuti (PD), con cui si chiedeva alla Giunta di prevedere un adeguato ospedale di comunità a Gallarate (VA)  in aggiunta a quello di Somma Lombardo (VA).