Consiglio regionale: le mozioni discusse nella seduta del 19 novembre

Chiusura dei centri sociali irregolari, condanna degli episodi di antisemitismo e destinazione di parte dei fondi transfrontalieri per le crisi aziendali

Nella seduta pomeridiana il parlamento regionale ha discusso alcune mozioni: di seguito la sintesi.

Misure di contrasto e prevenzione a seguito dei recenti episodi di violenza a Bologna e Milano
Ricognizione e chiusura dei centri sociali irregolari in Lombardia sono le richieste contenute nella mozione presentata da Fratelli d’Italia (primo firmatario Giacomo Zamperini) e che ha fatto riferimento ai recenti episodi di protesta e violenza collettiva a Milano e Bologna contro le Forze dell’Ordine.
Il documento, approvato con il voto contrario dell’opposizione, impegna la Giunta ad avviare con urgenza, in collaborazione con le Prefetture e le altre istituzioni preposte, una ricognizione dei centri sociali presenti sul territorio regionale e a verificarne la regolarità, adottando, se necessario e nei limiti delle competenze regionali, provvedimenti concreti per chiudere quelli che non risultino in regola con le normative urbanistiche, di sicurezza e di gestione. Si chiede inoltre un confronto con i proprietari degli immobili occupati abusivamente, per accertare se le istanze di sgombero emesse dal Tribunale siano state eseguite.
Quelli che si sono verificati a Milano e Bologna sono episodi di aggressione e vandalismo che creano un clima di paura tra i cittadini, danneggiano le attività commerciali e compromettono la percezione di sicurezza nei luoghi pubblici” ha detto Giacomo Zamperini, che ha aggiunto: “E’ stato confuso il legittimo diritto al dissenso con un illegittimo uso della violenza. Va ristabilito l’ordine: il diritto di manifestare le proprie idee e di organizzarsi in spazi di aggregazione rappresenta un principio fondamentale della nostra democrazia ma deve essere esercitato nel pieno rispetto delle leggi vigenti e dei diritti altrui”.
“Siamo contro la violenza e la condanniamo in qualunque forma essa si presenti –
ha detto Pierfrancesco Majorino (PD) – ma la mozione, così come scritta, è profondamente sbagliata e ha lo scopo di criminalizzare un pezzo di opposizione e alimentare la spirale della violenza e della repressione”.
Per Luca Paladini (Patto Civico): “Le competenze di Regione in questa materia sono pari a zero. L’unica cosa certa che fa questa mozione è lanciare un messaggio intimidatorio”.
Luca Marrelli (Lombardia Ideale) ha sottolineato che “va ripristinata la legalità. Gli episodi di Milano e Bologna ripugnano la coscienza civile”.
E’ una mozione che “falsifica la realtà” per Paola Pollini (M5S), mentre secondo Onorio Rosati (AVS) “strumentalizza le Forze dell’Ordine”.
Un paese democratico – ha continuato Silvia Scurati (Lega) – non può accettare queste forme di manifestazione di violenza”.
“Perché è così difficile – ha chiesto in Aula Christian Garavaglia (FdI) – dire no al vandalismo, alle occupazioni abusive, alla violenza e dire sì alla legalità e al rispetto delle regole?”.
Per Davide Caparini (Lega): “Votare contro questa mozione significa legittimare la violazione di un diritto costituzionale e l’attacco alle Forze dell’Ordine”.
“L’unica nostra ossessione è la legalità –
ha ribadito Maira Cacucci (FdI) – e ci auguriamo che appena possibile sia fatto un censimento degli immobili occupati abusivamente e un confronto con i proprietari”.
Durante il dibattito è intervenuto anche l’Assessore alla Sicurezza Romano La Russa: “L’opposizione li definisce centri di cultura ma sono invece centri di aggregazione di violenza e criminalità. Non mi risultano escano mai sentimenti di legalità e solidarietà. Piuttosto nove volte su dieci, le azioni di chi frequenta centri sociali si traducono in attacchi e violenze contro le Forze dell’Ordine”.

Condanna degli episodi di antisemitismo e solidarietà a senatrice Liliana Segre e Sami Modiano, testimone della Shoa
Discussa e votata all’unanimità dei votanti una mozione di condanna dei recenti episodi di antisemitismo e di solidarietà alla senatrice Liliana Segre e a Sami Modiano, testimone della Shoa. Il testo sottoposto all’Aula era il frutto della fusione di tre distinti documenti presentati dai gruppi Lega, PD e Azione-Italia Viva.
Nel documento approvato, oltre alla condanna dei recenti episodi di odio antisemita e alla piena solidarietà nei confronti di Liliana Segre, Sami Modiano e della comunità ebraica lombarda, si impegna il Presidente e la Giunta Regionale a potenziare la collaborazione con le istituzioni scolastiche lombarde al fine di realizzare campagne di sensibilizzazione nei confronti di ogni forma di discriminazione razziale, a promuovere la collaborazione con le forze dell’ordine per garantire la sicurezza della comunità ebraica rafforzando la sorveglianza e la protezione dei luoghi di culto, delle scuole, dei centri culturali e di aggregazione dei cittadini lombardi di fede ebraica. Si chiede inoltre di intensificare la collaborazione con la Consulta regionale per l’integrazione e la promozione del dialogo interreligioso realizzando eventi e iniziative che tengano viva la memoria dell’Olocausto. In particolare si chiede di attivarsi con l’Ufficio Scolastico Regionale per dare la massima diffusione tra gli studenti al docufilm sulla vita di Liliana Segre anche con il coinvolgimento delle sale cinematografiche lombarde. Al Governo si chiede infine di dare seguito alla strategia nazionale di lotta all’antisemitismo pubblicata nel gennaio 2022.
“Abbiamo proposto questa mozione – ha dichiarato Alessandro Corbetta (Lega), illustrando il testo unificato – davanti ad una serie preoccupante di episodi di chiara matrice antisemita: il murales a Liliana Segre e Sami Modiano sfregiato, la manifestazione del 9 novembre scorso che inneggiava ai fatti di Amsterdam, il rifiuto del Cinema Orfeo di proiettare il docufilm su Liliana Segre ecc. Con questo documento che abbiamo voluto unitario – ha proseguito Corbetta – vogliamo riaffermare con forza che Milano e la Lombardia non sono terra di odio razziale ma al contrario sono storicamente luogo di incontro e di scambio tra culture diverse“.
Nel dibattito sono intervenuti numerosi Consiglieri: “Abbiamo deciso con convinzione – ha detto Lisa Noja (Azione – Italia Viva) – di condividere un testo comune perché in questo contesto geopolitico mondiale così complesso dobbiamo mandare segnali forti e inequivocabili. Non ci dev’essere spazio per i rigurgiti di antisemitismo pur in un giudizio netto sulle politiche messe in atto dall’attuale governo israeliano.”
Fabrizio Figini (Forza Italia) ha ricordato il clima di odio e di discriminazione razziale che pervade le piazze pro-pal “che confondono le critiche legittime al governo israeliano con l’auspicio della distruzione dello Stato di Israele”.
Nicola Di Marco (Movimento5Stelle) nell’annunciare il voto favorevole del proprio gruppo ha ricordato una analoga mozione promossa dal Movimento5Stelle cinque anni fa da cui scaturì lo storico intervento in aula di Liliana Segre dell’11 febbraio 2020.
Anche Nicolas Gallizzi (Noi Moderati) ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo, mentre Pietro Bussolati (PD) ha tenuto a distinguere tra il testo della mozione che riguarda la condanna dell’antisemitismo e il rispetto nei confronti della millenaria cultura ebraica e la legittima difesa dei diritti del popolo palestinese rispetto a scelte discutibili dell’attuale governo israeliano.
Favorevoli al testo anche Luca Marrelli (Lombardia Ideale), Luca Ferrazzi (Misto) e Paola Bulbarelli (FdI) che ha ricordato come in Francia e altri Paesi europei le manifestazioni antisemite sono in corso da ben prima dei fatti del 7 ottobre 2023 e della conseguente reazione israeliana a Gaza e in Libano.
Luca Paladini (Patto Civico) ha precisato che bisogna distinguere tra antisemitismo e giudizi politici sulla crisi israelo-palestinese.
Onorio Rosati (Alleanza Verdi e Sinistra) ha annunciato di non partecipare al voto sul documento: “Non condivido alcune delle premesse – ha precisato Rosati – in particolare vedo confusione tra la solidarietà alla senatrice Segre che non è in discussione con la libertà di critica alle politiche dello Stato di Israele che a mio avviso sono motivo del riacutizzarsi dell’antisemitismo in Europa”.
Massimo Vizzardi (Azione Italia -Viva) ha chiesto la votazione per parti separate (richiesta respinta dalla Presidenza), mentre Sergio Gaddi (FI) ha annunciato il voto favorevole del proprio gruppo pur sottolineando i rischi di una politica della censura e della cancellazione delle opinioni.
Pier Francesco Majorino (PD) nel ribadire il voto favorevole del proprio gruppo ha tuttavia manifestato dissenso da alcune affermazioni contenute nell’intervento del capogruppo della Lega e ha ricordato le parole di Papa Francesco sul possibile genocidio in corso a Gaza.
Infine Marco Bestetti (FdI) ha fatto presente che “il vero volto della sinistra si manifesta negli ultimi interventi ascoltati dove si evidenziano dei distinguo e una sorta di giustificazionismo nei confronti degli atti di violenza perpetrati dai pro pal.”

Destinazione di una parte dei fondi transfrontalieri a favore delle crisi aziendali del territorio
Rinviata in Commissione speciale “Valorizzazione e tutela dei territori montani” la mozione presentata da Emanuele Monti (Lega) sulla destinazione di una parte dei fondi transfrontalieri a favore delle crisi aziendali del territorio. L’obiettivo è quello di approfondire l’argomento con tutte le parti interessate per arrivare a un testo condiviso capace di dare ai Sindaci strumenti migliori sull’utilizzo dei fondi transfrontalieri, in particolare per quei progetti che si propongono l’obiettivo di aiutare situazioni di crisi aziendali.