La Commissione Territorio, presieduta da Jonathan Lobati (FI), ha incontrato diversi rappresentanti istituzionali e operatori del settore turistico di Gardone Riviera e Toscolano Maderno in merito al progetto della ciclopedonale del Garda.
Alla seduta hanno partecipato il Sindaco del Comune di Gardone Riviera Adelio Zeni, i Presidenti dell’Associazione Gardone Europa Monica Tessarolo, di Toscolano Maderno Promotion Camillo Menini e del Consorzio Alberghi Riviera del Garda Davide Sari.
Presenti alla seduta anche Alberta Cazzani del Politecnico di Milano e Carmine D’Angelo Direttore Generale Infrastrutture e Opere pubbliche.
L’audizione era stata richiesta da albergatori e commercianti locali con un documento che esprimeva forte preoccupazione sui possibili effetti dell’attuale progetto della ciclovia.
“Siamo favorevoli – hanno detto durante l’incontro – a qualsiasi iniziativa di valorizzazione turistica del territorio e consideriamo questo progetto una grande opportunità. Allo stesso tempo riteniamo però necessario valutare bene tutte i rischi che si accompagnano alla ciclovia, che passa attraverso la Statale 45 della Gardesana, e proponiamo di valutare l’alternativa di sfruttare l’intermodalità, attraverso la navigazione”.
A promuovere il confronto in Commissione è stata la Consigliera Claudia Carzeri (FI): “Bisogna capire bene come si sviluppa il progetto perché la strada della Gardesana è molto importante e frequentata sia da turisti che abitanti. Inserire una pista ciclopedonale su questa arteria è molto delicato. Non mettiamo in discussione il progetto, ma possiamo valutare se ci sono alternative percorribili e se siamo ancora in tempo per modificarlo, per esempio inserendo la possibilità di sostituire questo tratto della ciclovia con la navigazione”.
Durante la seduta sono state sottolineate diverse criticità, anche per il rischio geologico presente in zona, spesso teatro di frane ed esondazioni.
A spiegare nel dettaglio il punto più critico è stata Alberta Cazzani del Politecnico: “Se nel tratto da Sirmione a Salò il progetto ha utilizzato piste già esistenti, per quanto riguarda quello da Salò a Limone, la ciclovia invade la Gardesana. Ma lo spazio è insufficiente e c’è una questione di sicurezza che riguarda la mobilità. Inoltre, c’è un serio rischio idrogeologico e di rovinare il paesaggio. Si potrebbe sfruttare il trasferimento col battello, più funzionale per i turisti, i residenti e i commercianti”.
“Chiediamo di considerare la possibilità di trasferire la ciclovia da Salò a Limone sui battelli” ha detto anche Monica Tessarolo (Associazione Gardone Europa). “Fare una ciclabile sulla statale è impensabile” ha continuato Camillo Menini (Associazione Toscolano Maderno Promotion), mentre Davide Sari (Consorzio Alberghi Riviera) ha sottolineato che Gardone e Salò hanno una concentrazione altissima di hotel a cinque stelle e una clientela di alto livello che cerca qualità anche nei percorsi: “Siamo favorevoli a questa iniziativa ma bisogna avere il coraggio di rivalutare il progetto. La ciclovia non può finire su una strada statale”. “Non possiamo accettare questa soluzione ma siamo disponibili a qualsiasi altra proposta” ha concluso il Sindaco di Gardone Adelio Zeni.
Il Consigliere regionale Massimo Vizzardi (Azione- Italia Viva) ha chiesto un confronto con la Giunta e l’Assessore Claudia Terzi: “E’ un’opera strategica. Ragioniamo sulla possibilità di usare i battelli, in modo da non danneggiare il territorio e i suoi abitanti”. “Avevo presentato un’interrogazione sulle problematiche in questione – ha detto Paola Pollini (M5Stelle) – e auspico si possa collaborare per trovare una soluzione alternativa, che sia fruibile senza rischi”.
Per Carlo Bravo (FdI) “è una grande opera ma va ripensata. Su quella sponda del Garda ci sono già numerosi incidenti ed episodi di frane, non andiamo a creare ulteriori problemi al territorio”.
“Abbiamo seguito un percorso lineare, confrontandoci con le istituzioni e i cittadini e ascoltando tutte le osservazioni” ha concluso Carmine D’Angelo, Direttore Generale dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche: “Restiamo disponibili a qualsiasi chiarimento ma va anche detto che parliamo di un tratto molto breve sulla statale, che sarà messo in sicurezza per poterlo percorrere senza creare pericolo o disagio”.