Il rifugio Longo in Val Brembana ha ospitato il momento conclusivo del progetto “Sentiero dei Laghi” approvato quest’anno dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale nell’ambito della “Legge per le Montagne di Lombardia”. Il progetto è stato ideato e promosso dalle sottosezioni del CAI di Bergamo e Brescia con il CAI di Salò capofila con l’obiettivo di favorire e promuovere la conoscenza delle montagne lombarde e delle persone che vivono e lavorano nelle aree montane.
Alla giornata conclusiva al rifugio Longo hanno preso parte il Presidente della Commissione speciale “Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine” Giacomo Zamperini (Fratelli d’Italia) e il Consigliere Segretario Jacopo Scandella (PD). Presente anche l’Assessore regionale alla Casa e Housing sociale Paolo Franco e il Sindaco di Carona Aldo Ruffini.
“Le nostre montagne vanno rispettate e conosciute – ha evidenziato il Giacomo Zamperini -. È fondamentale promuovere un rapporto virtuoso e sano con le aree montane lombarde: prendendocene cura e imparando a dare il buon esempio nel prestare attenzione alla sicurezza e alle indicazioni sui corretti comportamenti da tenere negli habitat montani. La montagna è metafora di vita: per i giovani è l’occasione per costruire delle relazioni concrete, al di fuori della vita virtuale dei social. Un percorso che costa fatica, ma un’esperienza contagiosa che permette ai giovani di mandare un messaggio chiaro ai loro coetanei: carpe diem”.
Jacopo Scandella ha sottolineato come “il patrimonio storico, culturale e sociale delle montagne lombarde vada tutelato e conservato, ma debba anche essere promosso e valorizzato all’interno di un percorso che assicuri alle popolazioni montane un futuro certo, garantendo innanzitutto i servizi necessari per poter vivere e lavorare, incentivando le potenzialità turistiche, sostenendo l’economia e l’agricoltura di montagna con le sue caratteristiche. Dobbiamo sviluppare politiche per la montagna ancora più incisive non solo nell’ottica dell’evento delle Olimpiadi invernali: quando rimane viva e vissuta, la montagna è una sicurezza per tutti. Ed è molto bello dare la possibilità di viverla a ragazze e ragazzi che non lo avrebbero fatto senza questa opportunità”.
Inserito nelle iniziative di “Bergamo e Brescia 2023 – capitale italiana della Cultura”, il “Sentiero dei Laghi” ha coinvolto una quarantina di rifugi delle province di Bergamo e Brescia.
In particolare, come ha spiegato il coordinatore delle sezioni e sottosezioni del CAI bergamasco Paolo Valoti, il progetto, rivolto a 180 giovani under 35 provenienti da tutte le province lombarde, “ha puntato a promuovere e far conoscere il Sentiero dei Laghi all’insegna dello slogan ‘Young people on the way’: un sentiero che parte dalla sponda lecchese del Lario per arrivare al lago di Garda passando dal lago d’Iseo e dal lago d’Idro attraverso vette, vallate e borghi storici”.
Ogni partecipante, che ha potuto usufruire di voucher gratuiti per pernottare e cenare nei rifugi lungo il “Sentiero dei Laghi”, ha predisposto al termine della sua esperienza un decalogo della “cultura di montagna” con l’obiettivo di valorizzare al meglio il nostro patrimonio culturale montano ricco anche di saperi e tradizioni, con l’obiettivo di promuovere anche la carta dei valori di “Save the Mountains”.
Dopo una breve escursione intorno al lago del Diavolo, al rifugio si è tenuto un confronto con i responsabili regionali del CAI, alcuni rifugisti e giovani che hanno partecipato all’iniziativa. L’incontro è stata l’occasione per fare un bilancio dei progetti di quest’anno e proporre idee e spunti per iniziative future.