Un Tavolo permanente e un elenco regionale del terzo settore: sono i due nuovi strumenti normativi a disposizione delle istituzioni nella lotta alla mafia. Lo spiega la Presidente della Commissione Antimafia del Consiglio regionale della Lombardia Paola Pollini (Movimento 5 Stelle), che sottolinea come “il tavolo metterà in rete l’ANCI, l’Agenzia dei beni confiscati, Comuni e associazioni del territorio per rendere più veloci ed efficaci le procedure di affidamento dei beni confiscati alla criminalità organizzata. L’elenco regionale invece, sarà composto dalle realtà territoriali che operano nel campo della legalità e del contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e rappresenta una garanzia per enti locali, istituzioni e scuole che intendono promuovere progetti educativi o campagne informative e di sensibilizzazione. Si tratta di due percorsi normativi che ci consentiranno di lavorare meglio e di più a fianco dei Comuni, delle associazioni e dei territori nella lotta alla criminalità organizzata”.
Il tavolo permanente e l’elenco regionale del terzo settore sono due novità normative previste dalla recente riforma della legge regionale n. 17/2015 (Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione della cultura della legalità).
La Commissione Antimafia, che in questi mesi è impegnata in un articolato percorso di audizione di molti Comuni lombardi su opportunità e criticità nella gestione dei beni confiscati, è supportata nel proprio lavoro da un Comitato tecnico-scientifico previsto dall’articolo 14 della legge n. 17/2015 con compiti di contrasto e prevenzione dei fenomeni di criminalità organizzata di stampo mafioso e di promozione della cultura della legalità.
Istituito alla fine dello scorso anno, il Comitato è composto da cinque componenti di nomina consiliare (Davide Brienza, Pierpaolo Farina, Ilaria Ramoni, Paolo Rota Gelpi e Antonio Verbicaro), uno indicato dall’Ufficio Scolastico Regionale in rappresentanza delle istituzioni scolastiche (Simona Chinelli) e uno nominato dall’Assessore alla Sicurezza e Protezione civile in rappresentanza del mondo delle istituzioni (Stefano Memoli).
I beni immobili sequestrati e confiscati alla mafia e alla criminalità̀ organizzata attualmente censiti in Lombardia sono 3.175: 1.584 in gestione di Tribunali e ANBSC e 1.591 già assegnati agli enti territoriali.
La Provincia con il numero maggiore di beni immobili in gestione di ANBSC e Tribunali è Milano con 579, seguita da Monza Brianza (281) e da Varese (113). Sempre Milano è la provincia con più beni immobili già destinati a enti territoriali (867), davanti a Monza Brianza (162) e Brescia (140). Sondrio è la provincia che occupa l’ultimo posto in entrambe le “classifiche” con 25 beni immobili in gestione di ANBSC e Tribunali e 4 beni immobili già destinati a enti territoriali (dati del “Piano strategico per i beni confiscati”).