Monza e la velocità sono un filo che si riannoda ogni anno in occasione del Gran Premio. Dal 1922 quando Pietro Bordino su una FIAT 804 vinse il primo GP d’Italia disputato sul circuito brianzolo.
“L’Autodromo Nazionale di Monza è, da sempre un protagonista assoluto del Circus – ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani -. Ma l’Autodromo non è solo un impianto sportivo. È un patrimonio che appartiene a tutti noi, è un luogo che racconta una parte importante della storia e dell’identità della Brianza. Per questo dobbiamo raccontare la storia di questo luogo magico per proiettare l’Autodromo nel futuro“.
L’Autodromo è l’espressione dell’amore per i motori e il motorsport dei monzesi e dei brianzoli: un “mondo” unico di adrenalina, coraggio ed energia.
Un mondo che è stato quello dei piloti che avevano imparato i segreti del mestiere in officina, che avevano le mani sporche di olio. Era l’epoca eroica delle corse in cui le competizioni venivano affrontate come se fossero una sfida tra amici, da vincere a tutti i costi. E, dopo la gara, nel box, seduti su uno pneumatico a mangiarsi un panino col salame e un bicchiere di vino con le mani sporche, perché nel frattempo si doveva pulire un carburatore o regolare i freni.
Un mondo lontano anni luce da quello delle corse di oggi, dell’elettronica, dei “piloti star” e delle modelle.
Esempi di questa passione sono stati i grandi campioni brianzoli Tino e Vittorio Brambilla e il luogo simbolo di questa passione è il nostro Autodromo, il “Tempio della Velocità”.
Una storia lunga più di un secolo che hanno raccontato con le parole e le immagini Umberto Zapelloni, Walter Consonni, Carlo Gaeta, Fabrizio Delmati e Ercole Colombo nel convegno organizzato dal Consiglio regionale della Lombardia in Autodromo Nazionale Monza, in occasione della 95esima edizione del Gran Premio d’Italia.
Hanno portato il loro contributo anche il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Jacopo Scandella, l’Assessore alla Casa e Housing Paolo Franco e il Sottosegretario regionale allo Sport e Giovani Federica Picchi.
[Credits: foto di Fabrizio Delmati]