Approvata una Risoluzione per accompagnare e sostenere il settore zootecnico nella riduzione dell’inquinamento ambientale
Milano, 18 marzo 2025 – Tenere insieme sostenibilità ambientale ed economica, innovazione e ricerca scientifica, accompagnando il settore della zootecnia con incentivi e premialità verso la riduzione delle emissioni inquinanti. Lo prevede una Risoluzione, presenta dai Consiglieri Ivan Rota (FI) e Matteo Piloni (PD), approvata a larghissima maggioranza dall’Assemblea lombarda (61 voti a favore, 2 astenuti).
Sono 5 le azioni su cui il documento impegna il Presidente della Regione e gli Assessori competenti nella comune lotta all’inquinamento atmosferico derivante dal comparto primario:
- promuovere l’innovazione e la tecnologia, per ridurre le emissioni di gas serra e di ammoniaca, attraverso la previsione di fondi da assegnare alle aziende agricole sottoforma di incentivo o finanziamento per interventi strutturali, attrezzature e soluzioni virtuose;
- supportare la ricerca universitaria per certificare l’efficacia di prodotti e tecnologie, dando continuità ai progetti di ricerca e sperimentazione già avviati o nuovi;
- promuovere l’uso di additivi per il trattamento dei reflui zootecnici e del digestato;
- confermare la previsione di premialità all’interno dei bandi regionali per gli allevatori che adottano pratiche virtuose;
- valorizzare l’uso di reflui/digestati addizionati con additivi in sostituzione ai fertilizzanti minerali.
“Sono molto soddisfatto dell’esito della votazione – ha dichiarato Ivan Rota – che registra una larga convergenza, non scontata, e conferma la validità di un approccio pragmatico che si basa sugli esiti della ricerca scientifica. Spetta ora alla Giunta dare concretezza alle misure del documento che tutela un comparto fondamentale”.
Il documento si basa sui dati di una missione valutativa promossa dal Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione e dalla Commissione consiliare Ambiente e Protezione Civile.
Il 97% delle emissioni di ammoniaca in Lombardia proviene dal settore agricolo, con l’87% attribuito agli allevamenti. L’ammoniaca, pur non essendo un gas serra, ha impatti negativi sulla salute umana. La ricerca ha evidenziato come per quanto riguarda il biogas, “con la digestione anaerobica si riducono notevolmente le emissioni di gas serra del prodotto in uscita (metano e protossido di azoto), ma aumentano quelle nocive alla salute, dato che l’ammoniaca può anche raddoppiare (+94%)”.
Una ricerca dell’Università degli Studi di Milano ha dimostrato, tuttavia, l’efficacia di un additivo nell’abbattere completamente le emissioni di ammoniaca e protossido di azoto, riducendo dell’80% le emissioni di metano e del 70% quelle di anidride carbonica, senza accumulare nitrati nel liquame.
“Si tratta di un primo passo avanti importante per il contenimento dell’inquinamento di origine zootecnica – ha sottolineato Matteo Piloni-. Per superare pregiudizi e visioni contrapposte abbiamo messo al centro gli studi scientifici, ma occorre anche sostenere e promuovere l’utilizzo della tecnologia per adottare soluzioni che consentano una corretta gestione dei reflui, sostenendo il settore agro-zootecnico”.
Approvato anche un emendamento presentato da Claudio Mangiarotti (FdI) che inserisce negli impegni alla Giunta l’avvio di un processo di revisione delle norme di riferimento sul possibile ruolo sostitutivo dei reflui/digestati addizionati con additivi in sostituzione dei fertilizzanti minerali.