Roma, 3 dicembre 2024 – “Dobbiamo ripartire dalle regioni e dagli enti locali, dal loro buon governo dei territori, per diventare un Paese sempre più efficiente e veloce, facendo gioco di squadra tra le istituzioni e privilegiando la concretezza. E in questo percorso un ruolo sempre più incisivo lo devono giocare i parlamenti regionali, che sono la vera espressione del voto popolare e il motore legislativo del Paese. Il ruolo della Conferenza sta diventando sempre più importante per far comprendere quanto sia strategico dare più spazio e centralità ai territori regionali, riconoscendone e valorizzandone le specificità e le identità consapevoli che le rispettive diversità, quando sanno fare sinergia, costituiscono una grande ricchezza”.
Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani nel corso delle celebrazioni per il 30° anniversario della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, tenutesi nella Sala Regina di Montecitorio alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L’evento è stato aperto dall’Inno di Mameli eseguito dal coro della classe 4H della scuola primaria Pistelli dell’Istituto Comprensivo Claudio Abbado di Roma.
“La nostra Costituzione individua tra i principi fondamentali l’autonomia locale e il decentramento amministrativo. Le Regioni rivestono oggi un ruolo centrale nell’assetto istituzionale del nostro Paese” ha dichiarato il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, aprendo i lavori. “La Conferenza costituisce un inestimabile presidio – ha aggiunto Fontana – a garanzia del delicato equilibrio tra i diversi livelli istituzionali delineati dal nostro ordinamento. Sono lieto che oggi la Camera dei Deputati renda omaggio al prezioso contributo che, da ormai 30 anni, tale organismo offre per il costante rafforzamento della nostra democrazia e dei suoi valori fondanti”.
Tra i contributi anche un videomessaggio di Vasco Alves Cordeiro, Presidente del Comitato europeo delle Regioni, che ha ricordato come l’organismo da lui presieduto sia stato “creato 30 anni fa dal Trattato di Maastricht per garantire che le voci delle comunità locali siano ascoltate nell’UE e che gli orientamenti europei possano essere adeguatamente tradotti sul territorio”.
“Con la Conferenza condividiamo non solo l’anno della nostra creazione – ha aggiunto Cordeiro – ma anche la missione di creare ponti tra i vari livelli di governo che oggi costituiscono l’Unione”.
Il Vice Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Michele Emiliano, ha posto l’accento sul “ruolo strategico che le Regioni svolgono nel nostro sistema democratico. Con la riforma del Titolo V della Costituzione si è compiuto un passo fondamentale per il consolidamento dell’autonomia regionale, aprendo nuove possibilità per le Regioni di esercitare le funzioni loro assegnate dalla Carta”.
Per Antonello Aurigemma, Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, “il Paese deve governare la propria natura policentrica, trovando, in un continuo divenire, punti di aggregazione e consenso. La Conferenza serve a valorizzare le differenze di ciascun territorio, inserendole in un comune percorso di crescita che tenga conto dei bisogni delle persone e della tutela dei diritti fondamentali”.