A Palazzo Pirelli inaugurato il nuovo “Spazio Salvatore Fiume – Gio Ponti”

Presidente Federico Romani: “Cominciamo un percorso che vuole celebrare il Pirellone anche come Palazzo che ospita e valorizza l’arte e la cultura lombarda"

Da oggi cominciamo un percorso che vuole celebrare e promuovere Palazzo Pirelli non solo come sede istituzionale del terzo parlamento d’Italia, ma anche come Palazzo che ospita e valorizza l’arte e la cultura lombarda. E cominciamo proprio con il nuovo spazio che vuole far conoscere e celebrare il fortunato sodalizio, iniziato negli anni ‘50 del secolo scorso, tra un grande artista, Salvatore Fiume, e l’architetto Gio Ponti, cui si deve il progetto del Pirellone. Un omaggio a due grandi figure del secolo scorso oggi più che mai attuali per quella concretezza e quella capacità di immaginare e precorrere il futuro che erano carattere distintivi di entrambi e che sono valori a cui si ispira la nostra regione”.
Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani inaugurando oggi nel foyer al piano terra, solitamente adibito ai punti stampa e alle interviste radio televisive, il nuovo “Spazio Salvatore Fiume – Gio Ponti”, dove alcuni pannelli informativi e due opere di Fiume, realizzate fra il 1946 e il 1950, contribuiscono a far conoscere questo straordinario sodalizio.

Nell’occasione sono intervenuti anche i figli di Salvatore Fiume, Laura e Luciano, oltre alla Presidente della Commissione Cultura Anna Dotti e a numerosi Consiglieri regionali.
Su commissione di Gio Ponti, Fiume realizzò due opere di grandi dimensioni per i saloni di prima classe di due navi transoceaniche, la Giulio Cesare nel 1951 e la Andrea Doria nel 1952 -ha spiegato la figlia Laura-. In Fiume, Ponti aveva riconosciuto l’artista ideale a cui affidare il difficile compito di creare gli spazi prospettici, necessari a dare profondità architettonica ai grandi saloni delle navi. Per la Andrea Doria, che purtroppo affondò nel 1956, l’idea di Gio Ponti era che i viaggiatori diretti in Italia da New York, vedessero un’anticipazione dei capolavori che avrebbero ammirato nei musei e nelle piazze italiane. A questo scopo Fiume diede vita a un vero e proprio museo galleggiante tuttora considerato un’opera di straordinaria importanza culturale. L’impatto del dipinto fu tale che al tempo si disse che sembrava che la nave fosse stata costruita attorno al dipinto stesso”. 

Ora il connubio tra Salvatore Fiume e Gio Ponti trova finalmente testimonianza visibile e traduzione concreta in un Palazzo che vuole essere simbolo dell’architettura e dell’arte milanese e lombarda, sede istituzionale del Consiglio regionale lombardo che si prepara a ospitare in via permanente nei prossimi mesi altri artisti e altre opere, tra cui quelle di Rachele Bianchi, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita e a cui si deve, nel 2019, la prima opera femminile esposta in uno spazio pubblico milanese.