A Palazzo Pirelli i colori e le luci di Walter Pozzato

Visitabile fino al 26 luglio la mostra dell'artista comasco intitolata “Colore dal buio”, che dà forma al potere espressivo-evocativo del monocromo

Walter Pozzato esplora i confini dell’anima, viaggia nel tempo e nello spazio e utilizza la sua pittura per farci conoscere il suo mondo interiore. Ciò perché l’arte, come dimostrano le opere esposte, è un veicolo potente che si rivolge a tutti senza distinzioni e parla un linguaggio universale, capace di abbattere ogni barriera e la grande forza espressiva di Walter Pozzato sa esprimersi attraverso la forza straordinaria del colore e il contrasto tra i riflessi della luce”.
Con queste parole il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani celebra la mostra “Colore dal buio” di Walter Pozzato, allestita allo Spazio Eventi di Palazzo Lombardia.

 In mostra 160 opere e 15 sculture. Attraverso l’uso di tecniche differenti (china, acrilico, creta, matita, carboncino, collage e polvere di pastello), le opere di Walter Pozzato sono caratterizzate dalla leggerezza e da tratti essenziali, realizzati da un uso deciso del colore o dal contrasto tra bianco e nero.

Le opere in mostra – racconta il curatore Sergio Gaddisono lo specchio di una personalità caleidoscopica, che si esprime con efficacia nella terra di mezzo tra pittura e scultura. Alchimista del tratto e del colore, l’artista dà corpo e forma a uno skyline di emozioni, dove blocchi di colore si espandono moltiplicando i riflessi di una luce pura. C’è molto di gestuale nel lavoro di Pozzato. Un gesto d’amore che esprime l’atto creativo per eccellenza, un gesto nobile che vuole svelarsi al mondo ma soprattutto un gesto che impone l’urgenza della ribellione. Nella materia che prende forma dalla sua mano ci invita a dialoghi senza parole, portandoci in un viaggio oltre la superficie, verso il passato, che evoca le grandi narrazioni e le figure eroiche. È come se Walter Pozzato volesse sussurrare con la massima leggerezza le storie scolpite e raccontate con la forza violenta e incontenibile dell’ispirazione. È il mistero dell’arte, che si rinnova in ogni sguardo”.

La sua ricerca artistica coglie le vibrazioni di Willem de Kooning, eredita il senso dell’astrazione di Vasilij Kandinskij e in molti tratti ricorda e rimanda all’esperienza di Joan Miró.
I suoi cavalieri, astrazione di eroismo e avventura, sono presentati nelle pose fiere e dinamiche del combattimento, ma anche nella consapevolezza di una battaglia forse già persa. I tratti sono veloci, decisi, quasi a voler catturare l’essenza vitale del movimento piuttosto che la forma compiuta della materia. Il cromatismo si accende con la reciproca esaltazione dei colori complementari, attraversati da lampi dorati che richiamano i riflessi delle armature al sole.
Le opere di Pozzato ruotano intorno al potere espressivo-evocativo del monocromo: il blu, il grigio e il nero. Nei suoi monocromi il silenzio parla, il vuoto racconta, la quiete esplode in un clamore di sentimenti e di intuizioni profonde.

 Walter Pozzato è nato nel 1953 a Milano, dove ha conseguito la maturità scientifica e ha compiuto studi di medicina. Vive e lavora ad Albavilla in provincia di Como. Alla fine degli anni Sessanta ha iniziato a frequentare i circoli artistici di Brera e nel 1968, appena quindicenne, ha avuto modo di conoscere Umberto Milani, uno dei più importanti scultori e pittori del Novecento: un incontro che ha segnato lo sviluppo del suo percorso espressivo, indirizzandolo verso la ricerca dell’enfasi cromatica.
Walter Pozzato ha tenuto numerose personali. Le più recenti sono quelle di Palazzo Tentorio a Canzo (Co), Palazzo Nicolini a Varese, La Galleria di Mendrisio (Svizzera), Spazio Oberdan a Milano, Teatro Giuditta Pasta a Saronno e Salone del Broletto a Como.

 

La mostra potrà essere visitata fino a venerdì 26 luglio nei seguenti orari: da lunedì a giovedì dalle 9 alle 18 e venerdì dalle 9 alle 13. Ingresso libero.