Oggi frutto autunnale per eccellenza, un tempo pane per generazioni di contadini poveri. La castagna. Che la si cucini sul fuoco, in forno o semplicemente lessata in acqua, ha un gusto inconfondibile ed è diventato ingrediente sempre più utilizzato e apprezzato nella stagione autunnale.
Nei boschi lombardi ce ne sono tante e c’è da leccarsi i baffi a sbucciarle e mangiarle in compagnia: potete farle arrostite in padella, le celebri caldarroste, o usarle per realizzare qualche ricetta tipica, come per esempio “la Busecchina”, dolce povero delle province di Bergamo, Brescia e Mantova a base di castagne, vino, latte e panna.
Se è sicuramente più facile prenderle dai banchi di fruttivendoli o supermercati, è però più divertente, soprattutto per i bambini, indossare scarpe comode, munirsi di cestino e raggiungere i luoghi dove non è difficile trovarle. Dalla Valtellina al centro di Bergamo, nella nostra Regione c’è solo l’imbarazzo di scegliere dove andare.
In provincia di Varese, per esempio, è ricco di castagne il percorso che porta verso la cima del Monte Martica, a cui si accede da Brinzio, Ganna e Bedero, oppure si può partire dal paesino di Cerro, ai piedi del campo dei Fiori, dove sentieri agevoli accompagnano all’interno del bosco.
Nel comasco le mete migliori sono il Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate e i boschi della Valle Intelvi, tra il lago di Como e il confine svizzero. Colle Brianza e il Monte Legnone, in provincia di Lecco, non deluderanno chi è alla ricerca del frutto dalla buccia bruna e anche la Brianza lecchese, verso il Parco di Montevecchia e la Valle del Curone, è particolarmente generosa.
In provincia di Bergamo, battete le zone di Almenno San Bartolomeo e del comune di Zogno in Val Bremabana. Grande classico per raccogliere castagne è l’escursione del Canto Basso, anche se per le più belle bisognerebbe prediligere il percorso del Canto Alto. Vicino ad Albino, nella frazione di Casale, c’è il Parco del Castagno e per chi non vuole allontanarsi dal centro città, un’ottima soluzione è la via Castagneta, che prende il nome dalla tradizione, secondo la quale generazioni di contadini si sarebbero sfamati con il “pane che scende dagli alberi”.
Proseguendo verso Brescia, vale la pena di andare per castagne verso il lago d’Iseo e la Val Camonica. Anche una gita in Valtrompia o in Valsabbia potrebbe riservare un raccolto più che soddisfacente.
Un tappeto di ricci vi aspetta infine in Valtellina. Tra le località più famose per non rientrare a casa a mani vuote sono Albaredo e la zona attorno a Tirano. Ma anche in Valmalenco, in Val Codera e nella Valle dei Ratti, due gemme incastonate nella Valchiavenna, ci sono tanti boschi dove raccogliere castagne.
Un consiglio però: la prima che trovate conservatela in tasca. Secondo un’antica credenza terrebbe lontano tosse e raffreddore all’arrivo del primo freddo.
- 7 Ottobre, 2022
- 12:00 am
- Categorie: Lombardia Quotidiano