“La tutela e la promozione della libertà della donna e della sua totale e piena realizzazione nei diversi aspetti che comprendono l’ambito sociale, famigliare e lavorativo rappresentano un dovere per le Istituzioni pubbliche. Le donne non devono essere costrette a scegliere tra crescita professionale e maternità. La Risoluzione approvata rappresenta un fondamentale passo in avanti nella difesa dei diritti delle donne, proponendo, senza ideologie ma con estrema concretezza, misure a supporto di una effettiva parità delle donne”.
Così Silvia Scurati, Capogruppo della Lega in Commissione Attività Produttive e promotrice della Risoluzione “Misure di sostegno a favore della conciliazione famiglia/lavoro e della tutela della maternità nell’ambito della valorizzazione dell’indipendenza e dei diritti della Donna”, approvata oggi all’unanimità durante la seduta della Commissione, presieduta da Gianmarco Senna (Lega).
“Tra i punti fondamentali della Risoluzioni figura la programmazione di azioni e misure a favore della conciliazione famiglia/lavoro e di tutela della maternità – spiega Scurati – anche attraverso incentivi economici. Incentivi che devono essere previsti per le imprese che tutelano e favoriscono la maternità (tramite misure quali asili aziendali, orario flessibile, etc…), ma anche per le lavoratrici autonome”.
“Importante, inoltre, istituire una rete di assistenza a supporto delle neomamme, per prevenire problemi legati alla depressione post partum, o ad altre problematiche che possano mettere a rischio la salute fisica e mentale delle donne sia durante la gravidanza sia nei mesi successivi al parto”.
Silvia Scurati chiarisce che “l’obiettivo è quello di diffondere la cultura della conciliazione, nella convinzione che rappresenti uno snodo fondamentale nella nostra società, perché aspirare alla crescita professionale, ma anche alla maternità è un diritto delle donne. Le politiche di conciliazione e di welfare aziendale possono migliorare il benessere all’interno del nucleo famigliare e della comunità e sono in grado di aumentare la competitività delle imprese in quanto influenzano positivamente il clima e la performance aziendale. Ringrazio i Commissari che hanno capito lo spirito di questa iniziativa legislativa e hanno approvato la proposta di Risoluzione”.
Il documento prevede misure di sostegno concrete e innovative “in grado di informare e consentire la sperimentazione di azioni di welfare aziendale anche in realtà molto piccole che caratterizzano il tessuto produttivo del nostro territorio”.
La Commissione ha accolto alcuni emendamenti del Movimento 5 Stelle e del PD che prevedono la necessità di promuovere interventi per ridurre l’uscita dal mondo del lavoro delle neomamme, azioni di sensibilizzazione per garantire i diritti e le conquiste delle donne, la condivisione delle responsabilità di cura tra donne e uomini, la necessità di incentivi e sgravi per le imprese che assumono donne espulse dal mondo del lavoro dopo una gravidanza, l’opportunità di potenziare i Consultori.
La Commissione ha, invece, respinto l’emendamento del Movimento 5 Stelle che intendeva inserire nel testo della Risoluzione un riferimento alle “Case Rifugio” per le donne vittime di violenza,
Durante la discussione sono intervenuti i Consiglieri regionali Ferdinando Alberti (M5S), Paola Bocci (PD), Giulio Gallera (Forza Italia) e Andrea Monti (Lega).
La proposta di Risoluzione sarà sottoposta al voto dell’Aula nella seduta di martedì 4 ottobre.