Sfilate di bestiame, cibo e tradizioni. Un rito che esalta l’agricoltura, i pastori come gli animali. Ci siamo quasi. Domenica 9 ottobre in Valtellina ritorna Scargaámuut, la festa delle montagne, delle terre alte, degli alpeggiatori, del loro lavoro. La fiera zootecnica, che celebra il suo quarto compleanno, ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione sul mondo agricolo, ricco e vivace nonostante le difficoltà.
Un progetto nato nel 2019 che rende omaggio alla fatica e alla costanza di chi preserva il territorio e le tradizioni. Una giornata dedicata agli allevatori, agli agricoltori e agli animali che rientrano sul fondovalle di Albosaggia e Caiolo dopo l’estate trascorsa negli alpeggi. Durante la manifestazione – organizzata dalla Fondazione Albosaggia, con il coinvolgimento dei Comuni di Caiolo ed Albosaggia, dell'Associazione Culturale di Caiolo, Coldiretti e Ara Lombardia – il pubblico potrà ammirare diversi spaccati delle lavorazioni contadine, visitare l’originale mostra delle "porte parlanti" e assistere, e questa è una novità di quest’anno, all’esecuzione di un famoso brano musicale di Haendel attraverso battitori di felci.
Ci saranno inoltre i laboratori e il mercatino dei prodotti tipici, che potranno essere gustati anche a pranzo; la tradizionale sfilata di vacche, capre, pecore, cavalli e asini, gruppi in costume tipico, trattori d’epoca, carrozze e formazioni musicali e folkloristiche. Per la prima volta sfileranno anche i bovari del Bernese, cani da lavoro impiegati sugli alpeggi.
Un evento che valorizza il mondo agricolo, che nonostante la difficile fase storica, sia per il costo dell’energia sia per la siccità, non si arrende. Essere presenti significa ammirare le bellezze della montagna e valorizzare il lavoro in alta quota. Soprattutto, significa sostenere un comparto che ce la sta mettendo tutta per resistere alle difficoltà
- 22 Settembre, 2022
- 12:00 am
- Categorie: Lombardia Quotidiano