“In questo momento priorità assoluta va data all’agricoltura, in forte e grave sofferenza, con molte aziende e attività agricole a rischio sussistenza in Lombardia. Occorre quanto prima concordare con il Governo il reperimento delle risorse e l’utilizzo dei fondi PNRR necessari per ristorare gli agricoltori e garantire loro almeno una parziale copertura dei gravi danni e delle perdite subite: altrimenti il rischio è la chiusura di molte attività agricole, con forti ricadute sul piano non solo produttivo, ma anche occupazionale e commerciale”.
Lo ha sottolineato il Presidente della Commissione regionale Agricoltura Ruggero Invernizzi durante l’audizione tenuta questo pomeriggio a Palazzo Pirelli con i vertici di A2A (intervenuto il responsabile degli impianti idroelettrici Roberto Scottoni), Edison (il responsabile della gestione idroelettrica Roberto Barbieri), Enel (il legale rappresentante Giovanni Rocchi), Italgen (il direttore operativo Gianpietro Ronzoni) e Terna (il responsabile dell’adeguatezza operativa Mauro Bonanni).
“In secondo luogo -ha aggiunto il Presidente Invernizzi– è necessario predisporre quanto prima provvedimenti legislativi condivisi che ci consentano nel medio lungo termine di attuare misure che sappiano prevenire situazioni emergenziali come queste, consapevoli che potranno ripetersi anche in futuro e che ormai purtroppo da alcuni anni a questa parte non sono più un’eccezione”.
La Commissione Agricoltura, riunita in seduta congiunta con la Commissione speciale Montagna, ha quindi incontrato l’Assessore regionale agli Enti locali, Montagna e piccoli Comuni Massimo Sertori per fare il punto sulle azioni più urgenti da adottare per fare fronte alla grave crisi idrica e all’emergenza siccità in corso in Lombardia.
"Il riparto delle disponibilità delle scorte di acqua dagli invasi, laghi e nevi in montagna, mette in luce che la situazione volumetrica è scarsissima, quasi zero -ha sottolineato l’Assessore Sertori-. Questo vuol dire che le scorte che normalmente utilizziamo per far fronte all'estate non ci sono". Sertori ha quindi evidenziato che la "Regione si è mossa per tempo, concordando un intervento con i gestori idroelettrici" e ora "l'obiettivo è salvare almeno il primo raccolto", precisando che "si gioca tutto nei prossimi 8-9 giorni".