A Pandino la festa dell’orgoglio “Pandista”

Dove possono trovarsi, tutte insieme, quasi 1000 Fiat Panda se non a Pandino? Lo scorso fine settimana si è svolta la terza edizione del “Panda a Pandino” il più grande raduno della mitica utilitaria del Lingotto partorita dalla matita di Giorgetto Giugiaro. Da quella con più chilometri (732mila chilometri), alla più anziana (anno impresso sulla carta d’identità, pardon sul libretto: 1981), passando per centinaia di elaborazioni di esterni ed interni, fino alle versioni da “lavoro”, come quelle in dotazione alle forze dell’ordine o adattate per essere funzionali a certe esigenze. La Pandambulanza, ad esempio, arrivata dalla Sardegna, usata sulle strette e tortuose strade dell’isola, con solo due posti a sedere (autista e medico) per lasciare posto a una barella. E poi tante Panda “comuni”, in strada tutte le settimane per fare il tragitto casa-ufficio, andare a fare la spesa o accompagnare i figli a scuola. Perché chi è “Pandista”, lo è ogni giorno.

La kermesse, che si è tenuta nei pressi dello splendido castello Visconteo, ha confermato la passione senza confine verso l’ultrautilitaria torinese portando in provincia di Cremona persone da mezzo mondo. C’è la fanciulla milanese che la chiama “il mio bidoncino” e c’è chi è arrivato addirittura dal Portogallo. Tutti per celebrare la quattro ruote che in 22 anni ha venduto oltre 8 milioni di esemplari. A Pandino ne sono arrivate ben 939, oltre 240 in più rispetto all’ultima edizione pre-covid del 2019 che si era fermata a 695. Una festa con musica, cucina e migliaia di persone. Un meritato tributo a un modello nato per essere economico e funzionale, che nel corso del tempo si è trasformato in icona. Se l’interista Arturo Vidal ha raccontato a più riprese l’amore incondizionato che lo lega alla sua “pandita” verde (immortalata in decine di stories su Instagram), passeggiando nei pressi del centro storico del piccolo comune a poche decine di chilometri dal capoluogo, ci si accorge a colpo d’occhio che il calciatore cileno è in buona e numerosa compagnia. Una vera festa per un’auto che ha fatto la storia. A dirlo non sono solo i numeri delle vendite e il fatto che il modello sia ancora in commercio (sia pure con svariati restyling) da oltre quattro decenni, ma anche alcuni piccoli grandi primati che ha segnato nel corso del tempo.  E’ stata la prima vettura con lunghezza inferiore ai 4 metri ad avere una motorizzazione diesel (1986) e a disporre di trazione integrale (1983). E’ anche una delle prime vetture ad essere commercializzata con alimentazione elettrica (Panda Elettra del 1990), nonché la prima citycar  ad aggiudicarsi il premio Auto dell’anno nel 1986 e la prima “cittadina” a raggiungere il campo base avanzato dell'Everest 5.200 metri (nel 2004 con modello 4×4). Insomma, come recita uno striscione presente al raduno: che mondo sarebbe senza la Panda.