Gli esiti illustrati nelle due relazioni approvate dal Comitato paritetico di controllo
Milano, 28 aprile 2022 – Fattore famiglia lombardo (FFL) e Piano regionale degli interventi per la qualità dell'aria (PRIA) sono i temi analizzati oggi dal Comitato paritetico di controllo e valutazione (CPCV), presieduto da Marco Degli Angeli (M5Stelle).
“Sono molto soddisfatto dell’esito delle valutazioni che hanno interessato questioni molto importanti per i cittadini lombardi – ha dichiarato Degli Angeli -. Le indagini hanno descritto con dovizia di particolari i risultati degli interventi regionali, mostrandone gli elementi di successo ed evidenziando in quali aspetti ci sia margine di miglioramento. La valutazione delle politiche si conferma dunque il migliore strumento nelle mani dell’amministrazione per rispondere in maniera sempre più adeguata alle esigenze dei lombardi”.
Il primo documento, illustrato dal Vice Presidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti (PD) e da Manfredi Palmeri (Polo di Lombardia), conclude una missione valutativa condotta sull’applicazione del Fattore Famiglia Lombardo (FFL) al Pacchetto Famiglia nel 2020.
Regione Lombardia – con la legge regionale n. 10 del 2017 – è stata tra le prime amministrazioni a sperimentare il Fattore Famiglia, con l’obiettivo di migliorare la capacità dell’ISEE di misurare adeguatamente la situazione economica di un nucleo familiare. La legge prevede l’utilizzo del FFL in molti ambiti: dall’accesso ai servizi in ambito sociale e sociosanitario a quello per l’abitazione principale, dai servizi scolastici e di formazione, al trasporto pubblico e i servizi al lavoro (Bonus Assistenti Familiari, la Dote Infanzia e il Pacchetto Famiglia).
La missione valutativa ha riguardato l’applicazione in via sperimentale del FFL al Pacchetto Famiglia, la misura adottata nel 2020 in seguito all’emergenza causata dalla pandemia Covid19 per dare un sostegno alle famiglie, in situazione di temporanea difficoltà lavorativa o familiare. L’intervento era rivolto a nuclei familiari con almeno un figlio al di sotto dei 16 anni, che hanno subìto una riduzione del reddito da lavoro, e prevedeva un contributo straordinario per far fronte a due tipi di spesa: il pagamento del mutuo per l’abitazione o l’acquisto di strumentazione informatica per la didattica a distanza dei figli. Dall’analisi e rielaborazione delle informazioni raccolte, sono state più di 46mila le richieste pervenute, di cui 38.328 quelle ammesse per un totale di quasi 20 milioni di euro concessi. Fra i nuclei familiari richiedenti, 34.378 hanno fatto domanda di contributo aggiuntivo e lo hanno ottenuto nel 21% dei casi.
Il meccanismo “a sportello” ha premiato più l’ordine di arrivo della domanda e i tempi rapidi nell’erogazione dei contributi, rispetto al maggiore carico delle famiglie in difficoltà. Il Comitato ha suggerito di rendere l’utilizzo del FFL più coerente con l’obiettivo di sostenere i carichi di cura delle famiglie con figli minori e componenti non autosufficienti. “La missione ha dato un esito molto concreto e utile – ha sottolineato a tal proposito il Vice Presidente Borghetti-: il Fattore Famiglia può essere uno strumento utile, ma nel caso del Fondo regionale per le famiglie colpite dalla pandemia, aver erogato i contributi in ordine di richiesta non ha permesso di sfruttare il Fattore Famiglia per sostenere maggiormente proprio le famiglie che erano più in difficoltà”.
Il secondo documento approvato dal Comitato nel corso della seduta riguarda l’aggiornamento sullo stato di attuazione del Piano regionale degli interventi per la qualità dell'aria (PRIA). Secondo quanto riportato da Marco Degli Angeli (M5Stelle) e da Simona Pedrazzi (Lega), l’aggiornamento dei dati su emissioni e qualità dell’aria conferma una graduale riduzione dei principali macroinquinanti, polveri sottili e ossidi di azoto (PM10 e NOx), il ruolo predominante della combustione della biomassa legnosa per le emissioni totali primarie di PM10 (46%), delle motorizzazioni diesel per quelle di NOx (56%) e del settore agricolo per quelle di ammoniaca (97%), inquinante che contribuisce alla formazione di particolato atmosferico secondario.
Secondo quanto riportato da un altro studio che ha messo in relazione le misure anti Covid-19 sulle emissioni in atmosfera e sulla qualità dell’aria nel bacino padano, il periodo febbraio-maggio 2020 ha registrato una riduzione del 40% delle emissioni di NOx sull’intera pianura padana, accompagnata da una riduzione delle emissioni di particolato primario dell’ordine del 20%. Dati che tuttavia non sono sufficienti, nelle condizioni meteorologiche tipiche, a garantire il rispetto del valore limite di PM10. Sono quindi necessarie misure che consentano di ridurre maggiormente le emissioni di particolato primario, in particolare nell’ambito del riscaldamento, nonché interventi sulle emissioni dei precursori, come l’ammoniaca derivante dalle attività agricole/zootecniche.
“E’ importante, ma anche preoccupante, evidenziare il peso del legno come il combustibile più inquinante –ha sottolineato Simona Pedrazzi (Lega)-. Si tratta di una tematica che già Regione Lombardia ha iniziato ad affrontare specialmente nell’attuale legislatura, ma rimane fondamentale perseguire uno sviluppo sostenibile ed equilibrato della filiera bosco-legno, altrimenti si rischia di compromettere il bilanciamento dell’ecosistema”.
Il Comitato Paritetico esprime soddisfazione per i riscontri puntuali, oltre che per le informazioni fornite in risposta alle richieste di approfondimento avanzate riguardo la LR 9/2000. Nell’ambito delle iniziative più attinenti al tema della qualità dell’aria, la DG Ambiente e Clima segnala i seguenti finanziamenti stanziati:
– 5.722.905 € infrastrutture di ricarica elettrica per enti pubblici;
– 4.000.000 € de-impermeabilizzazione e rinverdimento aree pubbliche;
– 4.564.000 € rinnovo dei veicoli di enti pubblici;
– 7.422.867 € efficientamento energetico di edifici abitativi pubblici;
– 3.000.000 € sostituzione caldaie di enti locali;
– 8.000.000 € installazione di impianti fotovoltaici in convenzione con le Aler;
– 9.188.821 € sostituzione di caldaie obsolete e inquinanti di enti pubblici;
per un totale di 41.898.594 euro nel settore qualità dell’aria ed efficientamento energetico.
Il Comitato ha infine deciso di inviare le due Relazioni alle Commissioni consiliari competenti (Commissione Programmazione e Bilancio e Commissione Ambiente), ai relativi Assessori regionali nonché all’Osservatorio valutazione FFL.
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