Bonifiche: 830.000 m3 di cemento-amianto da rimuovere entro il 2027

Amianto: come procedono le bonifiche in Lombardia? Dell’argomento si è occupato il Comitato paritetico di controllo e valutazione delle leggi. La relazione al Consiglio, relativa al biennio  2018/2019, è stata illustrata dalla Vice Presidente del Comitato Barbara Mazzali.

Secondo il report, al censimento attuale (20 febbraio 2020) i siti o strutture con presenza di amianto segnalati alle ATS lombarde sono 213.483.

Le previsioni del Piano Amianto (sezione del Piano Regionale Gestione Rifiuti che è in vigore fino al il 2027) sono che entro il 2027  si rimuoveranno 830.000 m3 di cemento amianto. Il volume complessivo del cemento-amianto da  eliminare in Lombardia, secondo le rilevazioni, ammontava nel 2007 ad oltre 2,8 milioni di metri cubi.
Per la rimozione totale del cemento amianto, ipotizzata per il 2032, si dovrà provvedere allo smaltimento di altri 520.000 m3 di rifiuto. Il quantitativo medio annuo da smaltire può essere indicativamente stimato pari a 90.000/100.000 m3, fatte salve le variazioni dovute a circostanze esterne, come per esempio è avvenuto nei due anni pandemici. Il 95% dei materiali da bonificare sono materiali da costruzione contenenti amianto, seguono i materiali isolanti e gli altri materiali. Secondo la relazione, il quantitativo di amianto rimosso nel 2018 è pari a 127.758.296 kg e nel 2019 è pari a 118.629.123 kg.

Per quanto riguarda la sorveglianza sanitaria (che prevede la registrazione dei cittadini esposti ed ex esposti al rischio di mesotelioma) i dati mostrano che nel 2018 sono stati 4.576 i lavoratori sottoposti a  controllo per il rischio amianto e  4.582 nel 2019 .  I cittadini e lavoratori ex esposti sono stati 161 nel 2018 e 377 nel 2019.
L’analisi mostra che i territori provinciali che più effettuano segnalazioni sono Milano, Bergamo, Brescia e Cremona.

Dal 2000 al 2019 i casi sospetti segnalati sono stati 12.559. Sui casi effettivamente diagnosticati (6.869) la diagnosi di mesotelioma maligno è stato considerata certa per 5.517 casi (80.3% delle diagnosi), probabile per il 8% delle diagnosi e possibile per il restante 12%. Il tasso di incidenza regionale si calcola in 5,6 casi ogni 100.000 negli uomini e 2,2 per 100.000 nelle donne. Fra i casi certi e probabili, negli anni 2000 – 2019, si osserva una discreta quota (91 casi, pari all’1.5%) di mesoteliomi in soggetti relativamente giovani.

Accanto a settori noti per l’esposizione ad amianto quali l’edilizia, l’industria metalmeccanica e metallurgica, si conferma elevato il numero di casi professionalmente esposti anche nell’industria tessile.

Da segnalare anche che Regione Lombardia ha emesso il Bando regionale per la bonifica degli istituti scolastici, 18 novembre 2020, finanziato con 16  milioni di euro (8 milioni dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 e  altrettanti  da risorse autonome regionali). Il bando si affianca a quello già rivolto ai cittadini ( nel 2020) e ai  Comuni, finanziati  questi ultimi (nel 2017 e nel 2021) con 18 milioni di euro).

Il Presidente del Comitato, Marco Degli Angeli, nel trarre le conclusioni, ha chiesto di conoscere le esatte tempistiche del prossimo report. La rilevazione sarà preparata entro l’anno in corso, sulla base  dei dati 20/21. 
Degli Angeli, a nome del Comitato, ha fatto presente la necessità che vengano individuate con precisione le caratteristiche dei siti contaminati e che si approfondisca ulteriormente lo stato di attuazione delle iniziative regionali a sostegno delle bonifiche.
Particolare valore è stato dato dal Comitato all’attività di condivisione delle informazioni che si sta facendo sia nei confronti del Consiglio, che dei cittadini.