Da ieri Milano e Cortina sono ufficialmente le sedi dei prossimi Giochi Olimpici invernali, i venticinquesimi della storia. Alle 13 circa (ora italiana) di domenica 20 febbraio la bandiera olimpica è stata ammainata allo stadio olimpico di Pechino. Dopo averla sventolata, il sindaco di Pechino Chen Jining l'ha ceduta al presidente del Cio, Thomas Bach, che l'ha consegnata a sua volta ai sindaci delle due città italiane, Beppe Sala e Gianpietro Ghedina. E’ stato poi trasmesso un filmato in cui il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e il Presidente del Veneto Luigi Zaia esprimendosi in cinese invitano a venire in Italia nel 2026. La bandiera olimpica si è poi imbarcata su un volo Air China atterrato pochi minuti fa a Milano Malpensa ed è stata presa in carico dal CONI.
Quelle di Milano e Cortina sono le prime olimpiadi della storia assegnate a due città ma le sedi di gara saranno molte di più. Si comincerà con la Cerimonia di apertura il 6 febbraio 2026 allo Stadio Meazza di Milano. A Milano si disputeranno anche le gare di hockey su ghiaccio al PalaSharp e al nuovo PalaItalia in zona Santa Giulia mentre al Mediolanum Forum di Assago si disputeranno le gare di pattinaggio di figura e lo short track. Nel capoluogo lombardo sarà ubicato inoltre il villaggio olimpico sull’area dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana. A Bormio sulla pista Stelvio si terranno alcune gare di sci alpino, mentre a Livigno si disputeranno le prove di snowboard e freestlye. A Cortina poi andranno in scena altre gare di discesa, il bob, lo skeleton, lo slittino e l’ormai mitico curling. A Predazzo (TN) sono in programma le gare di combinata nordica e salto con gli sci. Il biathlon invece sarà di scena ad Anterselva (BZ), il fondo a Tesero (TN) mentre a Baselga di di Piné (TN) si terrà il pattinaggio di velocità. L’Arena di Verona infine ospiterà il 22 febbraio la Cerimonia di chiusura.
E sarà un contest, una gara virtuale realizzata sotto la direzione artistica di Beppe Vessicchio, a decidere quale sarà l’Inno delle prossime Olimpiadi invernali. Il Ministero della Cultura e il Ministero dell’Università e della Ricerca hanno raggiunto conservatori, istituti, bande e corali di tutta Italia chiedendo loro di realizzare un pezzo per Milano Cortina 2026. Poi, attraverso una prima votazione, hanno ristretto la rosa a due sole possibilità, entrambe “lombarde”: il Cpm Music Institute di Milano, con Un po’ più in là interpretato da Malika Ayane e il corpo musicale La Cittadina di San Pietro Martire di Seveso (MB) con Fino all’alba cantato da Arisa. Le abbiamo ascoltate al Festival di Sanremo da poco concluso.
Fino a domani 22 febbraio è possibile votare sulla piattaforma www.milacortina2026.org, e contribuire a decidere quale fra le due composizioni sarà l’Inno delle XXV Olimpiadi invernali. Un piccolo ma concreto segno dello spirito di partecipazione e di condivisione che anima da sempre il movimento olimpico.