31 anni fa a Pavia e Bergamo il primo trapianto cuore-polmoni in Italia

Il 13 gennaio 1991, a distanza di poche ore, due diverse equipe di due ospedali lombardi effettuarono per la prima volta in Italia un doppio trapianto cuore-polmoni. Al San Matteo di Pavia il gruppo guidato dal Professor Mario Viganò esegue l’intervento sulla signora Raffaella Barbirato, vercellese di 40 anni. Poche ore dopo ai Riuniti di Bergamo, il dottor Paolo Ferrazzi, sotto la supervisione del professor Lucio Parenzan, effettua un analogo intervento. Entrambi i pazienti sopravvivono. Dal 1976, anno di costituzione del NITP (Nord Italian Transplant Program) presso l’Ospedale Ca’ Granda Policlinico su iniziativa dei Professori Sirchia e Malan, in Lombardia sono stati effettuati oltre 24.000 trapianti di cui circa il 12% hanno interessato il sistema cuore/polmoni. Un’attività che neppure il Covid ha interrotto: nel 2020 i trapianti sono stati 625, nel 2021 hanno superato quota 650. Al secondo posto il Veneto con 577. Un’eccellenza lombarda quella dei trapianti fatta di grandi innovatori, di strutture e tecnologie all’avanguardia, di una perfetta organizzazione logistica garantita da AREU che assicura il trasporto veloce degli organi sia via terra che via cielo.