La Costituzione (art.83) prevede che all’elezione del Presidente della Repubblica partecipino anche tre delegati per ogni Regione, eletti dal Consiglio regionale “in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze”. Fa eccezione la Valle d’Aosta, che ha un solo delegato. Si tratta complessivamente di 58 "grandi elettori” che si aggiungono ai 630 deputati, ai 315 senatori e ai 6 senatori a vita. In genere per la maggioranza vengono scelti di prassi il Governatore e il Presidente del Consiglio regionale, ma non è obbligatorio che i delegati debbano essere espressione degli stessi Consigli regionali: l’Assemblea regionale può infatti scegliere e votare anche figure esterne.
Dal momento delle dimissioni del Presidente della Repubblica tutti i 20 Consigli regionali devono essere convocati per eleggere in tempo utile i loro rappresentanti, considerando che il Presidente della Camera è tenuto a convocare la prima votazione entro 15 giorni dalle dimissioni. Complessivamente gli aventi diritto al voto sono 1009. Si procede con scrutinio segreto e chiamata nominale. Nei primi tre scrutini è richiesta la maggioranza di due terzi (in questo caso 672 membri), mentre dalla quarta votazione in poi sarà sufficiente la maggioranza assoluta (il 50 per cento più uno).
Nel 2015 furono il Presidente della Regione Roberto Maroni, il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo e il Consigliere regionale Alessandro Alfieri i delegati della Regione Lombardia per l’elezione del Presidente della Repubblica. Maroni aveva ottenuto 40 voti, Cattaneo 32 voti e Alfieri 21 voti. Nell’urna anche 15 voti per Andrea Fiasconaro (M5Stelle) e 5 voti per Paolo Micheli (Patto Civico). I Consiglieri regionali presenti e votanti furono 76.
L’elezione si tenne in Consiglio regionale il 20 gennaio, dopo che l’allora Presidente della Camera Laura Boldrini il 14 gennaio a seguito delle dimissioni di Giorgio Napolitano convocò in seduta congiunta Camera e Senato per il 29 gennaio.
Il voto avviene a scrutinio segreto utilizzando un’apposita cabina. Ogni Consigliere regionale può esprimere al massimo due preferenze.