Via libera in Consiglio regionale al Documento di Economia e Finanza 2021

Nei lavori di questa mattina, il Consiglio regionale, presieduto dal Presidente Alessandro Fermi (Lega), ha approvato il Documento di Economia e Finanza Regionale 2021 e la sua nota di aggiornamento e il Bilancio consolidato. Entrambi i documenti hanno avuto come relatore il Presidente della Commissione Bilancio Giulio Gallera (Forza Italia).

Con il DEFR 2021 e la sua Nota di aggiornamento – approvato con 42 voti a favore e 22 contrari – si provvede all’aggiornamento del programma regionale di sviluppo (PRS) della XI legislatura, individuando alcune strategie di breve e medio periodo per il rilancio post-pandemia: la Lombardia come Smart Land (strategie integrate multisettoriali volte alla creazione di un territorio in grado di connettere le persone; riorganizzare le opportunità affinché le aree più interne della regione abbiano nuove chances di resilienza e crescita e le aree urbane investano nella rigenerazione. Contrastare le povertà materiali e immateriali, rendere fruibili a tutti e in modo uguale i servizi di base, a cominciare dal welfare), connettività e digitalizzazione (conferma di importanti investimenti sulle infrastrutture materiali e sulle reti digitali, digitalizzazione come principale driver di sviluppo e fattore di attrattività e competitività), sviluppo sostenibile (perseguire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, anche mettendo in atto i fondamentali interventi di prevenzione e cura del dissesto idrogeologico e degli effetti del cambiamento climatico), utilizzo integrato e sistematico dei fondi (provenienti dalle diverse fonti di finanziamento, risorse proprie, risorse nazionali, risorse europee legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e alla nuova Programmazione 2021-2027), confronto costante con istituzioni e stakeholder.

Sette i temi chiave sui quali Regione Lombardia ha focalizzato le proprie azioni e gli interventi: un nuovo welfare; un investimento su giovani, capitale umano e conoscenza; ricerca, innovazione, digitalizzazione e trasferimento tecnologico; sostenibilità; resilienza e sicurezza dei territori; semplificazione; autonomia.

I temi chiave e le politiche prioritarie sono stati incrociati a loro volta con le 5 macro-aree tematiche individuate nel DEFR, che costituiscono il quadro di riferimento fondamentale per supportare la ripresa e sostenere lo sviluppo nel triennio 2022-2024, sotto un titolo che il relatore Gallera ha chiamato: “La Lombardia è la Lombardia”. Si tratta di: rilancio del sistema economico e produttivo; bellezza, natura e cultura lombarda; istruzione, formazione, ricerca e lavoro; persona prima di tutto e terzo settore; territorio connesso e sviluppo sostenibile.

“Grande soddisfazione per l’approvazione di questo importante documento che contiene quattro emendamenti dei quali sono stata prima firmataria che hanno l’obiettivo di sostenere e rilanciare i territori che si trovano al confine con la Svizzera”. Ha commentato la Vice Presidente del Consiglio Francesca Brianza. “Proprio per loro particolare posizione – ha spiegato – questi territori hanno caratteristiche molto particolare e hanno bisogno di provvedimenti e tutele ad hoc che permettano un equilibrato sviluppo economico”. Quindi – ha aggiunto – grande attenzione per il comparto del commercio, ancora in grave sofferenza per la prolungata chiusura delle frontiere a seguito della pandemia e per lo sviluppo di Malpensa e delle nuove infrastrutture per il rilancio del turismo su ambo i lati della frontiera”.

Critiche le opposizioni. “La Giunta regionale ha deciso di spostare di 5 anni i termini fissati nel 2014 per la riduzione del consumo di suolo”, ha lamentato il PD. “Spostare in là i termini – secondo i Dem – significa non vedere che non c’è solo la pandemia del coronavirus, c’è anche quella del cemento che divora il territorio e la nostra salute. Significa lasciare che nei prossimi dieci anni le logistiche occupino indisturbate altri ettari di territorio oggi agricolo o naturale, perché anche in questo caso, lampante se si guarda ai margini delle nostre città, il centrodestra non vuole approvare una legge che metta regole e ponga un freno”.

Il Bilancio consolidato, approvato con 45 voti favorevoli, 23 contrari e 1 astenuto, riferito all’anno 2020, ha invece fotografato la situazione finanziaria e patrimoniale e il risultato economico dell’attività svolta dalla Regione attraverso le proprie articolazioni organizzative, i propri enti strumentali e le società controllate e partecipate ricomprese nel perimetro di consolidamento (3 enti: Arpa, Ersaf, e-Polis Lombardia; 5 aziende di edilizia residenziale ALER; 5 società controllate: Finlombarda, Explora, FNM, Milano Serravalle – Milano Tangenziali, Aria; 1 società partecipata: AerExpo).

Dal documento, risulta che il patrimonio, al netto di quello di pertinenza di terzi, è pari a 5,4 miliardi di euro, in crescita di circa 334 milioni rispetto all’esercizio precedente (+6,6%).