Sostegni per la digitalizzazione e per l’accesso al credito, le priorità negli aiuti per uscire dalla crisi. Così hanno risposto 1565 imprese che hanno partecipato a un questionario rivolto alle aziende che hanno beneficiato di aiuti regionali. Gli esiti del sondaggio sono contenuti in una Relazione sull’efficacia degli interventi regionali a sostegno delle imprese, esaminata oggi dal Comitato paritetico di controllo e valutazione presieduto da Marco Degli Angeli (M5S). Secondo gli intervistati, oltre alla tecnologia, le leve strategiche per rilanciare la competitività in futuro sono l’innovazione dei processi e la crescita della dimensione d’impresa.
Nella seduta odierna, il Comitato di controllo ha analizzato due relazioni circa gli effetti degli interventi regionali a sostegno rispettivamente dei comparti manifatturiero e turistico, come previsto dalle clausole valutative circa l’attuazione di tre leggi regionali (11/2014 Impresa Lombardia: per la libertà d’impresa, il lavoro e la competitività, l.r. 26/2015 Manifattura Diffusa Creativa e tecnologica 4.0, e l.r. 27/2015 “Politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo”).
Dall’esame degli aiuti offerti alle imprese nel 2020 particolarmente significativi per il sistema produttivo lombardo, alle prese con gli effetti della crisi Covid-19, sono 20 le misure finanziate per circa 386 milioni di euro, con una netta prevalenza di risorse convogliate sull’accesso al credito (39%). Una quota importante di aiuti è andato al sostegno delle imprese per l’emergenza sanitaria (26%). Inoltre, circa un terzo delle risorse complessive (35%) è stato allocato sulle restanti misure, per lo più destinate alle azioni per lo sviluppo produttivo e su innovazione e competitività. Secondo i dati raccolti dal questionario, la maggior parte delle imprese dichiara utile l’intervento regionale a cui ha partecipato. Una soddisfazione confermata dall’intenzione di replicare la richiesta per la misura cui hanno già aderito.
Tuttavia, alcune criticità sono state evidenziate soprattutto per quanto riguarda l’onerosità della documentazione richiesta e – in seconda battuta – la scarsa chiarezza delle informazioni disponibili e di quanto richiesto dal bando.
La seconda relazione ha riguardato il settore turistico in epoca pre-Covid, focalizzandosi principalmente su due ambiti di intervento regionale perseguiti nel 2019: la regolamentazione del settore turistico e il sostegno alla competitività delle imprese turistiche. Secondo uno studio sull’efficacia dell’iniziativa svolto da Polis i progetti finanziati con il primo bando hanno generato o favorito il mantenimento di posti di lavoro nelle imprese turistiche.
Tuttavia, il Comitato osserva che la situazione di crisi del settore turistico è su scala mondiale e, come riportano importanti osservatori, ha molte sfaccettature. “Per la Lombardia – si legge nella relazione – alcuni aspetti di drammatico cambiamento emergono dal drastico calo di arrivi. La perdita stimata in termini di valore economico legato alla spesa complessiva dei flussi turistici nazionali e internazionali per il sistema lombardo è di 9,8 miliardi di euro, a cui si sommano i costi sociali. Secondo alcune previsioni OCSE sui probabili trend futuri del turismo, la domanda domestica riprenderà prima di quella internazionale, saranno favoriti gli spostamenti fra paesi vicini e i viaggi a corto raggio, le destinazioni mete di lungo raggio continueranno a risentire maggiormente della crisi, la componente economica giocherà un ruolo nella ripresa del turismo. A tale proposito il Comitato suggerisce di approfondire i risvolti di questa crisi sulle imprese del turismo e più in generale sull’offerta turistica in Lombardia”.
“Le due relazioni – ha dichiarato il Presidente Maro Degli Angeli (M5S) – aiutano a capire cosa funziona e cosa, invece, va migliorato nelle politiche regionali a sostegno dei due comparti in questa fase di transizione, aiutando le nostre aziende a investire meglio le risorse messe a disposizione, monitorando anche l’attuazione degli interventi che verranno finanziati attraverso il PNRR”.
Sono intervenuti nel dibattito anche Carlo Borghetti (PD), Manfredi Palmeri (EpI) e Consolato Mammì (M5S).
Le due relazioni ora verranno trasmesse per approfondimenti alla Commissione consiliare Lavoro e agli assessori competenti.