Olimpiadi, festa azzurra a Tokyo: 19 medaglie sono lombarde

Sono arrivate a 40 le medaglie italiane a Tokyo: 10 volte d’oro, 10 d’argento e 20 di bronzo. L’ultima in ordine di tempo è quella conquistata dalle Farfalle della Ritmica dirette dalla rhodense Emanuela Maccarani, che ha mosso i primi passi da allenatrice nella Società Ginnastica Rho per approdare poi alla Moderna Legnano. Un bronzo costruito all’Accademia Internazionale di Desio in Brianza, che ospita durante la stagione invernale gli allenamenti delle ginnaste della squadra nazionale.

Le Olimpiadi, cominciate il 23 luglio scorso e ritardate di un anno a causa dell’emergenza Covid, hanno sorriso all’Italia che, se fino a venerdì sfiorava il record raggiunto a Roma nel 1960, dove i podi furono 36, alla fine di questa Olimpiade lo supera definitivamente grazie a prestazioni sportive da sogno.
Con un podio al giorno, l’Italia chiude così al decimo posto nel medagliere olimpico finale con 40 trofei in 19 discipline diverse.
La
 squadra italiana in gara nell’edizione in terra nipponica dei "cinque cerchi" è stata la più numerosa di sempre: 384 atleti impegnati in 36 sport differenti. 58 lombardiin 16 portano a casa una medaglia, dando ancora più lustro allo sport del nostro territorio.

ORO – Medaglia d’oro a Lamont Marcell Jacobs, nato in America ma da sempre residente a Desenzano del Garda (BS), che è volato nei 100 metri piani. Proprio Jacobs sarà portabandiera dell’Italia nella cerimonia di chiusura. Un'impresa straordinaria, la sua, così come lo è stata la conquista dell’oro nella staffetta 4X100: lo sprint ha cambiato casa e si è colorato d’azzurro.
Ribattezzati "I Magnifici 4", tra loro non c'è solo Jacobs, che ha concesso il bis, trascinando gli altri compagni verso il sogno vissuto qualche giorno prima, ma anche Seosa Fostine Desalu, da tutti chiamato Fausto, di origini nigeriane ma nato a Casalmaggiore (CR) e Filippo Tortu, 21 anni, nato nel capoluogo lombardo e sportivamente cresciuto sulla pista dell'Arena di Milano, lo stadio più antico d'Italia, nel cuore del Parco Sempione. Un oro shock quello della 4X100, dove Tortu, volando pulito e potente verso il traguardo, con una rimonta inesorabile ha sfilato la vittoria agli inglesi per un solo centesimo, facendo salire l'Italia sul gradino più alto. 
Ha contribuito a riportare sul podio olimpico il ciclismo su pista italiano, il bergamasco Simone Consonni che col team maschile ha conquistato l’oro e il record del mondo nell’inseguimento a squadre.
Da avversarie a compagne e regine dei giochi le lombarde Federica Cesarini (Cittiglio, VA) e Valentina Rodini (Cremona), coppia d’oro nella prova di canottaggio del doppio pesi leggeri.
 
ARGENTO – Imprese straordinarie per il Robin Hood di Voghera Mauro Nespoli, che ha conquistato la medaglia d’argento nel tiro con l’arco e Manfredi Rizza (Pavia) che ha chiuso al secondo posto nella canoa sprint, specialità K1 200 metri. 
Vanessa Ferrari ha vinto l'argento nel corpo libero, prima medaglia individuale femminile nella storia della ginnastica. Ha fatto esultare tutto il varesotto la vittoria della gallaratese Giorgia Bordignon che si è piazzata seconda nel sollevamento pesi.
 
BRONZO – A nemmeno 22 anni è salito sul podio il varesino Nicolò Martinenghi, che ha vinto nei 100 metri rana e bissato nella staffetta 4×100 metri misti. Con lui, in staffetta, anche un altro lombardo, il pavese Federico Burdisso, già bronzo qualche giorno prima nei 200 metri farfalla: un traguardo storico, perchè è la prima volta in assoluto che un atleta italiano conquista una medaglia in questa disciplina.
Da 25 anni l’Italia non centrava il podio nella spada femminile a squadre e invece, a Tokyo, il team di cui faceva parte anche la milanese Federica Isola, la più giovane ai suoi primi giochi olimpici, ha conquistato la medaglia di bronzo. Nella prova di canottaggio del doppio pesi leggeri, ha portato a casa il trofeo Pietro Willy Ruta (in coppia con Stefano Oppo) originario di Gravedona e Uniti (CO). Medaglia di bronzo anche per la monzese Arianna Errigo, con il team femminile nel fioretto a squadre, e per la mantovana Lucilla Boari nel tiro con l’arco.