Quinta cartolina dantesca. Nell'immagine il logo dell'Accademia nazionale Virgiliana, piazza Sordello, e un ritratto di Virgilio con Dante. Il mittente è Dante. Questo il messaggio: "Mentre ch'i' rovinava in basso loco/ dinazni a li occhi mi si fu offerto/ chi per lungo silenzio parea fioco" (If, I 61-63)
E’ forse più stretto di quanto si pensi il legame di Dante, fiorentino per eccellenza, con la Lombardia. E il collegamento è Virgilio, il poeta latino nato a Pietole, frazione del Comune mantovano che porta il suo nome, scelto dall’autore della Divina Commedia come guida dal Limbo alle soglie del Paradiso. E, in un continuo rimando tra storia e miti classici, numerosi sono i riferimenti danteschi che ancora sopravvivono nella zona mantovana. Ad iniziare dal nome del capoluogo posto sulle rive del Mincio, derivato secondo la leggenda dalla madre del fondatore, Ocno, figlio di Tevere e della " fatidicae Mantus ". Urbanisticamente poi, non si può non ricordare, oltra alla panoramica piazza Virgiliana, anche la piazza centrale del capoluogo lombardo, dedicata a Sordello il leggendario trovatore italiano. Anch’egli, nato a Goito, è citato da Dante nei canti VI-VIII del Purgatorio, rendendolo uno dei personaggi più grandiosi e suggestivi della seconda cantica, immortalato in un abbraccio con Virgilio stesso.
E ancora, Mantova sede dell’Accademia Nazionale Virgiliana, una fra le più antiche d’Italia, fiore all’occhiello della cultura nazionale e che proprio in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante, ha bandito un concorso di composizione musicale. Il bando scade il prossimo 15 maggio.