Rapporto sulla legislazione: il Covid-19 non ferma il lavoro al Pirellone

Il Covid non ha rallentato l’attività istituzionale del Consiglio regionale. Anzi, grazie agli interventi attuati per rispettare le disposizioni sull’emergenza sanitaria è stato possibile tenere operativa l’Aula consiliare, che ha registrato 32 sedute nel corso del 2020 (lo stesso numero del 2019), e aumentare il numero delle riunioni delle Commissioni, per le quali è stato autorizzato lo svolgimento da remoto. E’ quanto si ricava dalle 270 pagine del Rapporto sulla legislazione, il volume che annualmente analizza il lavoro del Consiglio regionale e che ora è stato pubblicato sul sito dell’Assemblea lombarda in una versione sfogliabile ricca di grafici e di rimandi ad approfondimenti anche tramite l’utilizzo della tecnologia QR CODE e con link ipertestuali. I dati riportati documentano di una attività intensa: 27 le leggi approvate (erano state 26 nel 2019), di cui 17 di iniziativa della Giunta, 8 di iniziativa consiliare e 1 di iniziativa mista. Per quanto riguarda le leggi, il loro numero non ne descrive immediatamente la qualità. Ma, in un anno particolare come il 2020, è rilevante che tra le 815 deliberazioni dell’Assemblea, vi siano anche molte leggi, tra le quali (dato in crescita) diverse nate proprio in Consiglio o comunque significativamente emendate dai consiglieri. Da notare anche la mole degli atti di sindacato ispettivo trattati: 37 interpellanze, 379 interrogazioni e 76 interrogazioni a risposta immediata. Anche le Commissioni (le cui riunioni ora sono tutte trasmesse in diretta streaming) hanno tenuto il passo di un’attività caratterizzata da esigenze nuove. In totale sono stati 187 gli atti approvati dalle Commissioni permanenti, con un aumento di riunioni e di audizioni soprattutto nei settori della sanità e delle attività produttive. 
“Poco più di un anno fa -ha detto Marzio Maccarini, Segretario Generale Vicario del Consiglio regionale,- ci stavano preparando a celebrare i 50 anni dell’istituzione delle Regioni, un’occasione preziosa per tornare sulla necessità di rilanciare l’autonomia. Ci siamo invece dovuti concentrare sulle misure da prendere per consentire il rispetto dei processi democratici assicurando agibilità dell’Aula e legittimità delle decisioni prese. Il Rapporto prova che siamo riusciti nell’intento”.
Proprio al fine di raggiungere questi obiettivi, nel corso del 2020 sono state presidiate e via via modificate le condizioni in base alle quali poter proseguire l’attività. In una prima fase, per esempio, il Consiglio regionale si era riunito nell’Auditorium Gaber, i cui spazi consentono un adeguato distanziamento fisico, per poi tornare in Aula consiliare una volta realizzati i pannelli in plexiglass che separano i banchi dei consiglieri. 
Il Rapporto sulla legislazione, comunque, rimane un’importante fonte di riflessioni sulla relazione tra Regioni e Stato, anche grazie alla parte dedicata all’approfondimento del contenzioso costituzionale. A questo proposito, si dà atto che il Governo nel 2020 ha promosso la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte per quattro leggi di Regione Lombardia approvate nell’anno. E’ un dato in linea con quello degli ultimi anni: la percentuale delle leggi non impugnate è in leggera crescita, a riprova che il contenzioso è limitato e certamente non ha quelle proporzioni allarmistiche che molte volte vengono evocate.