Anniversario: le vicende e il lascito dell’età napoleonica in Lombardia

Duecento anni dal 5 maggio 1821: l’anniversario della morte di Napoleone interroga la Francia e non solo lei, considerato che tutta l’Europa per più di quindici anni ha dovuto fare i conti con Bonaparte. Profondi e immortali anche i segni dell’età napoleonica a Milano e in Lombardia. Con età napoleonica s'intende il periodo della storia contemporanea che va dalla discesa di Napoleone Bonaparte in Italia (1796) al Congresso di Vienna (1815), fino alla Restaurazione. Un periodo storico che ebbe nella rivoluzione francese (1786-1789) il suo punto focale. L’eco rivoluzionario, infatti, si diffuse in tutta Europa come minaccia per le monarchie, preoccupate dalle nuove idee rivoluzionarie che premevano per l’abolizione dell'Ancién Régime. Nel 1792 venne proclamata la Repubblica Francese e nel volgere di un solo anno, i timori dei Regni d’Europa diedero vita alla prima alleanza come risposta militare alla Francia rivoluzionaria. La guerra si concluse con la sconfitta della prima coalizione delle monarchie antifrancesi. Con le vittorie militari, Napoleone Bonaparte assunse il potere e dal 2 dicembre 1804 al 14 aprile 1814 divenne Imperatore dei francesi con il titolo di Napoleone I. Divenne anche Presidente della Repubblica Italiana (1802-1805) e Re d'Italia (1805-1814) con l’incoronazione nel Duomo di Milano. Al periodo napoleonico, tra le varie innovazioni, Milano deve: lo sviluppo dell’Accademia e dell’Osservatorio di Brera; la costruzione del Naviglio Pavese, di Foro Bonaparte e dell’Arco della Pace; la conclusione della facciata del Duomo e la trasformazione di Palazzo Reale. A Milano, nel bicentenario dalla morte di Napoleone Bonaparte si terranno iniziative, convegni, mostre e percorsi guidati sulla Milano napoleonica: dai documenti storici (Archivio di Stato e Veneranda Biblioteca Ambrosiana) alle incisioni artistiche (Biblioteca Bertarelli); dal mito dell’uniforme napoleonica (Museo Risorgimento) al progetto per Foro Bonaparte (Castello Sforzesco). In programma anche rassegne e incontri alla Villa Reale di Monza (quadri e stampe storiche) e alla Biblioteca Nazionale Braidense (Libri e intrighi nell’età napoleonica con un focus sul Cinque maggio di Manzoni).