Nel corso della seduta pomeridiana il Consiglio regionale ha discusso una proposta di legge di iniziativa popolare e alcune mozioni.
La proposta di legge di iniziativa popolare presentata da Michele Usuelli (+Europa-Radicali) si riferiva all’applicazione della legge 194 sull’aborto “in tutto il territorio regionale” ma, in seguito alla bocciatura a maggioranza di tutti gli articoli del provvedimento, non è stata sottoposta al voto finale. Il progetto di legge, che fra le altre cose prevedeva l’eliminazione dell’obbligo di ricovero per l’aborto farmacologico e trattava temi quali la riqualificazione dei consultori familiari e la continuità terapeutica nelle strutture accreditate, era stato promosso da diversi soggetti tra cui l’Associazione Luca Coscioni, i Radicali Italiani e l’Associazione Enzo Tortora Radicali Milano. Prima di essere depositata, la proposta aveva raccolto 8436 firme.
Respinta anche la mozione che indicava e intendeva sollecitare alcune nuove misure per cercare di contenere ulteriormente il virus Sars-CoV-2 “nell’ottica di favorire il passaggio della Lombardia a zona bianca” (prima firmataria Maria Rozza del Partito Democratico) e giudicata dal Presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti (Lega) “una sorta di manifesto elettorale contenente alcune misure peraltro già superate e in parte attuate”.
In conclusione della seduta, l’Assemblea ha discusso quattro mozioni urgenti, approvandone due sull’Area C a Milano e in tema di ristori per gli impianti di risalita. Rinviata in Commissione Territorio la mozione del Partito Democratico riguardante il piano di riorganizzazione delle biglietterie di Trenord. Una analoga mozione del Movimento5 Stelle è stata invece bocciata dall’Aula.
Stop Area C
Stop all’annunciata riattivazione dell’Area C del Comune di Milano. A chiederlo è la mozione urgente presentata dai gruppi del centrodestra (primo firmatario Gianluca Comazzi di Forza Italia) con la quale si invitano il Presidente e la Giunta a richiedere al Comune di Milano per un periodo adeguato, eventualmente prorogabile, il proseguimento della sospensione dei divieti di accesso nelle aree ZTL. “Tutto ciò – si legge nella mozione – per favorire l’utilizzo del mezzo privato a contenimento della diffusione del virus così da garantire anche una maggior possibilità di movimento a chi inevitabilmente non può lavorare a distanza”. Il documento, sempre nell’ottica di agevolare l’utilizzo del mezzo privato per evitare assembramento sui mezzi pubblici, chiede anche la sospensione del pagamento del parcheggio sulle strisce blu e maggiori controlli alle fermate dei mezzi, soprattutto la metropolitana, per garantire le distanze di sicurezza.
Montagna: Governo indennizzi attività legate agli impianti di risalita
Il Governo riconosca adeguati indennizzi e ristori alle attività colpite dalla mancata apertura degli impianti di risalita. E’ la presa di posizione del Consiglio regionale che ha approvato la mozione urgente presentata dalla Lega (prima firmataria Simona Pedrazzi) con la quale si sollecita il Governo anche a riaprire, compatibilmente con l’andamento epidemiologico, gli impianti di risalita. Nel documento si evidenzia che “il turismo invernale, vitale per il sistema economico del territori montani, ha sofferto in modo particolare le ricadute economiche dovute alle restrizioni imposte dall’urgenza sanitaria in corso, registrando un calo di fatturato”.
Chiusure biglietterie Trenord
Rinviata in sede deliberante all’esame della Commissione Territorio la mozione presentata dal Partito Democratico (primo firmatario Luigi Ponti) sulle chiusure delle biglietterie di Trenord.
Il documento chiede un ripensamento del piano di riorganizzazione e razionalizzazione messo a punto da Trenord, che dal prossimo 1 aprile vedrà chiudere le biglietterie di Arcore, Rovato, Vanzago-Pogliano, Malnate, Canegrate, Novate Milanese e Chiavenna, cui si aggiungeranno dal 1 maggio quelle di Desio, Stradella e Seveso con riduzione degli orari di apertura.