Uno studio universitario e un progetto di ricerca scientifica per indirizzare al meglio la commercializzazione e l’esportazione dei vini nel mondo sulla base delle caratteristiche genetiche del consumatore. E’ quello, altamente innovativo e primo al mondo, messo a punto dal professor Vincenzo Russo dello IULM e promosso dall’Assessorato regionale per la Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione, in collaborazione proprio con il Centro di Ricerca di Neuromarketing dello IULM che ha individuato le modalità per definire una mappa emotiva del vino in relazione alle differenze di genere, di età e di etnia.
Il neuromarketing, nel misurare l’efficacia emozionale e comportamentale della comunicazione sulle persone, rende più funzionali le soluzioni di promozione di un vino o di una azienda vitivinicola. Le tecniche su cui si fonda il neuromarketing consentono infatti di verificare con maggiore precisione la variazione della condizione emotiva attraverso l’utilizzo del Segnale Elettroencefalografico (EEG) del cervello con cui si misurano le onde cerebrali misurando la tipologia di emozione, la Dilatazione Pupillare che indica il grado di attivazione alla vista di un prodotto o di un’etichetta, la Sudorazione Cutanea, il Battito Cardiaco e la Respirazione per la misura dell’intensità emozionale, il Movimento del Volto per la misurazione delle espressioni legate all’emozione e la misurazione del Movimento Oculare.
Il consumo di vino si è stabilizzato in Italia in questi ultimi anni, ma si segnala un aumento di esportazione dei vini imbottigliati, anche in questi ultimi mesi pur caratterizzati dall’emergenza pandemica creata dal Covid-19. Da qui l’importanza per le nostre aziende produttrici di finalizzare al meglio l’esportazione dei propri vini con l’aiuto anche di strumenti scientifici e tecnologici innovativi.
Questo primo progetto internazionale di mappatura genetica e neuroscientifica del gusto è stato attivato attraverso uno studio condotto sul vitigno Pinot Nero, particolarmente presente nell’Oltrepò pavese.
Tra le aziende che per prime hanno sperimentato il ricorso al neuromarketing c’è Vigne Olcru, cantina di Santa Maria La Versa che nasce come anello di congiunzione tra passione e mondo universitario, dove alla tradizione si sono uniti processi di innovazione, ricerca e sviluppo condotti con l’Università degli Studi di Milano, lo IULM e l’Università Cattolica, attraverso lo sviluppo di sette forme diverse di allevamento, la sperimentazione di 40 cloni differenti di Pinot Nero e l’utilizzo di tecnologie satellitari.