Domenica 9 agosto 2020 nella sua casa di Trevignano Romano, sul lago di Bracciano, si è spenta Franca Valeri.
La nota attrice, milanese di nascita (31 luglio 1920) ma romana d’adozione, aveva da poco compiuto 100 anni. A lei ed ai suoi familiari va il grande e commosso abbraccio di entrambe le città, la prima che l’ha vista nascere, l’altra che artisticamente l’aveva formata.
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato ai familiari un messaggio di cordoglio diffuso dal Quirinale, nel quale la ricorda come – Attrice versatile e popolare, che rimarrà nel cuore degli italiani per la sua grande bravura e la sua straordinaria simpatia.
Franca Maria Norsa (in arte Valeri), infatti, sin dagli inizi della sua carriera aveva rivelato una capacità d’osservazione del sociale davvero particolare che spesso usò come stratagemma per tratteggiare una recitazione ironica in versione tutta al femminile, in primis ne Il Teatro dei Gobbi (1949) con l’ex marito attore e regista Vittorio Caprioli e Alberto Bonucci e poi nel mondo della televisione in bianco-nero con la Signorina snob, Cesira la manicure, la Sora Cecioni e nelle trasmissioni Studio Uno e Sabato sera. Nel cinema, pur non ricoprendo ruoli di primissimo piano, è stata sempre apprezzata come ottima attrice in grado di recitare a testa alta in duetto con i più grandi attori-registi della commedia italiana, De Sica, Fellini, Sordi, Totò, Sofia Loren, Gassman e Manfredi e Silvana Mangano, solo per citarne alcuni. Proprio per aver rivoluzionato la comicità e l'immagine femminile del dopoguerra, è stata insignita del premio David di Donatello speciale 2020.
Tra i suoi “siparietti” più acclamati dal pubblico, si ricordano quelli imperdibili con il grande Totò nel film Totò a colori e con l’amico e collega Albeto Sordi nell’episodio “Alberto. Alberto! Cosa fai cretinetti, parli da solo?” tratto dal film Il vedovo (1959) diretto da Dino Risi.