Gli atti del Consiglio – Marzo 2020/scheda 3

Differimento dei termini stabiliti da leggi e regolamentiUnanime via libera in Consiglio regionale al differimento dei termini stabiliti da leggi e regolamenti regionali per l’adozione di atti o adempimenti da parte di pubbliche amministrazioni (compresa la Regione), imprese e cittadini. Un provvedimento che si è reso indispensabile a fronte dell’emergenza creata dalla diffusione del Covid-19. In tal modo è stato evitato il rischio che i destinatari dei suddetti termini possano incorrere nelle conseguenze sanzionatorie previste per i casi di inosservanza di termini perentori, come la decadenza da contributi regionali, l’applicazione di interessi di mora e di sanzioni amministrative pecuniarie. Limitatamente all’anno 2020, sono stati stabiliti due distinti differimenti:

• differimento alla data del 31 luglio 2020 per i termini ricadenti nel periodo compreso tra il 31 marzo e il 31 maggio;

• differimento al 30 settembre 2020 per i termini ricadenti nel periodo compreso tra il 1° giugno e il 31 luglio.

Viene attribuita alla Giunta regionale la possibilità di adottare ulteriori provvedimenti di differimento, comunque non oltre il 31 dicembre 2020, qualora ciò dovesse rendersi necessario in base all’evolversi dell’emergenza Covid-19. Il rinvio all’atto di Giunta è giustificato dall’esigenza di assicurare tempi rapidi di intervento a fronte di necessità di ulteriori differimenti che potranno riguardare anche singoli e specifici adempimenti.
All’interno dello stesso provvedimento, via libera a un emendamento  che consente agli agriturismi in Lombardia, per la durata dello stato di emergenza Covid 19, di svolgere l'attività di ristorazione in “modalità con consegna a domicilio”, in deroga alla disciplina regionale che consentiva fino ad ora a ciascun agriturismo di svolgere attività di ristorazione solo per il consumo sul posto. Il provvedimento approvato stabilisce inoltre che le donazioni effettuate sull’apposito conto corrente regionale istituito e destinate alle strutture sanitarie e a tutto il personale che in questi giorni sta combattendo la battaglia per curare i cittadini e contrastare il Covid-19, saranno utilizzate per acquisizioni di beni e servizi necessari alle strutture del servizio sanitario regionale, nonché alla realizzazione di interventi da parte della protezione civile per fronteggiare l’emergenza.

Legge su assegnazione grandi concessioni idroelettriche – Approvata a maggioranza la nuova legge regionale che, recependo le indicazioni legislative nazionali, stabilisce le modalità di assegnazione delle grandi concessioni idrolettriche e che indica le procedure con le quali la Regione effettuerà l’assegnazione delle concessioni alla loro scadenza, definendo i valori dei canoni fissi e dei canoni variabili. Nei criteri di valutazione, tra gli altri, sono individuati e inseriti gli interventi di efficientamento degli impianti, di compensazione paesaggistico e territoriale, capacità gestionali, compensazioni di carattere sociale, formativo e occupazionale dei territori interessati, con particolare attenzione per i giovani.
La legge regionale prevede altresì una serie di obblighi nella gestione futura: tra questi l’utilizzo delle acque invasate per sostenere le portate dei corsi d’acqua, i livelli dei laghi ai fini ambientali e agricoli o per fronteggiare le eventuali situazioni di crisi idrica, e il riassetto territoriale e viabilistico. Molti dei criteri e degli obblighi sono riferiti ai bacini idrografici sui quali insistono le centrali. 
E’ previsto il trasferimento annuale alle province e alla città metropolitana, sul cui territorio insistono gli impianti, di almeno l’80% del canone introitato dai concessionari: la legge statale indicava una quota pari al 60%, elevata in Lombardia all’80% a seguito di un emendamento condiviso da tutti i gruppi consiliari.
La legge nazionale del 2018 prevedeva che, una volta scadute le concessioni in essere, la proprietà delle dighe e dei grandi invasi fossero attribuite direttamente alle Regioni, alle quali spettava legiferare entro il 31 marzo 2020 sulle modalità di assegnazione e avviare i bandi entro i 2 anni successivi. La norma statale stabiliva inoltre che fossero le Regioni a definire il canone di concessione, introducendo una quota fissa e una variabile, quest’ultima legata alla produttività e redditività.
In maniera analoga alle Province Autonome di Trento e di Bolzano, la norma concedeva infine la facoltà alle Regioni di chiedere ai concessionari la cessione di una quota gratuita di energia. Quest’ultima possibilità era già stata attuata con l’approvazione del Collegato alla Legge di Bilancio, approvato in Consiglio regionale lo scorso 16 dicembre.

Piano triennale Cultura – Valorizzazione del patrimonio dell’identità culturalesinergia fra soggetti pubblici e privati, rafforzamento della rete regionale dei siti Unesco, rilancio del settore cine-audiovisuale lombardo, sostegno alle imprese culturali e creative, alla partecipazione delle persone con disabilità e allo sviluppo creativo di artisti diversamente abili, potenziamento dell’internazionalizzazione.
Sono solo alcuni degli obiettivi del Programma triennale per la Cultura 2020-2022, approvato  in Consiglio regionale. Il documento è stato sviluppato in attuazione della legge regionale n°25 del 7 ottobre 2016, e indica gli indirizzi strategici per il prossimo triennio: il programma triennale, di competenza del Consiglio regionale, verrà attuato tramite piani annuali di competenza della Giunta, sentito il parere della Commissione consiliare competente.