Il primo provvedimento normativo che segna l’avvio politico-legislativo della Regione Lombardia che nasce nel giugno del 1970 è nel segno della partecipazione popolare cui viene assegnata la funzione di collante tra le istituzioni e la società. La prima legge regionale riguarda infatti le “Norme sull’iniziativa popolare per la formazione di leggi e altri atti della Regione” , un provvedimento di 14 articoli che regola le iniziative dei cittadini relative a presentazione di proposte di legge popolari e richieste di referendum. Il Libro degli Atti Consiliari, racconta tutto il percorso di questo legislativo primo provvedimento attualmente ancora in vigore. E’ il Presidente del Consiglio regionale, il democristiano Gino Colombo, ad informare l’Assemblea regionale nella seduta del 17 giugno del 1971 che la Giunta regionale il 24 maggio aveva approvato il testo, poi trasmesso dagli Uffici del Consiglio all’VIII Commissione Consiliare Affari Generali per l’esame e la discussione preliminare. Il provvedimento va in Aula il 22 luglio. Nella discussione generale il relatore del provvedimento, Enrico De Mita ( DC) , evidenzia che con il pdl la Lombardia vuole dare “attuazione a uno dei titoli più importanti dello Statuto, quello dedicato all’attività popolare”. “Confidiamo– disse il relatore – di aver predisposto per la nostra Regione uno strumento di più alta democrazia”. Il provvedimento va al voto nella seduta del 16 settembre, con 67 favorevoli e 2 voti contrari. Il 2 ottobre dello stesso anno, dopo il via libera del Commissario di Governo, la legge viene pubblicata sul BURL, il Bollettino regionale, il 4 ottobre. E’ in vigore ancora oggi. (mag)
- 29 Giugno, 2020
- 12:00 am
- Categorie: Lombardia Quotidiano